«Porterò in tribunale le donne di Futura per le falsità sugli insulti sessisti»
ROVERETO. «Le donne di Futura Rovereto volevano da me un regalo? Eccole accontentate: non saranno le mie dimissioni ma la mia denuncia per diffamazione, per le falsità che hanno detto sugli insulti...
ROVERETO. «Le donne di Futura Rovereto volevano da me un regalo? Eccole accontentate: non saranno le mie dimissioni ma la mia denuncia per diffamazione, per le falsità che hanno detto sugli insulti sessisti che non ho mai pronunciato». Eccola la risposta del presidente del Mart Vittorio Sgarbi alla richiesta di dimissioni dopo l’episodio in Parlamento infarcito da «insulti violenti e sessisti - scrivono le donne di Futura Rovereto - nei confronti della vicepresidente della Camera e di una deputata». Sgarbi non solo è intenzionato a portare in tribunale le roveretane che hanno firmato l’appello ma alza il tiro: «Chiedo a queste donne di “defuturizzare” Rovereto per la violenta posizione di Marinetti e di Depero contro le donne. Chiudere casa Depero e vandalizzare la loro memoria come la statua di Montanelli a Milano imbrattata di vernice». Il deputato e presidente del museo di arte moderna e contemporanea ribadisce di «non aver mai pronunciato insulti che mi attribuiscono. E di questo dovranno rispondere penalmente. Quando sono stato "deportato" (da Montecitorio ndr) era in discussione il Ddl sulle intercettazioni. Al massimo, me la sarò presa con il "trojan”... Avrò urlato “zitta”, “taci”, “non parlare”, “sei ridicola” ma in questo non c’è alcun insulto sessista... Non h o detto nulla di diverso da quello che avrei detto ad un deputato maschio. Si tratta di una ignobile strumentalizzazione . Parlano di linguaggio violento, il mio? Bene, si leggano Pasolini e Miller : quel linguaggio è letteratura». Sgarbi, come aveva fatto in altre occasioni, torna a ribadire che «la libertà di parola non ha niente a che fare con la presidenza del Mart. Io uso il linguaggio di un presidente del museo di arte moderna e contemporanea che si gloria di avere Depero e Marinetti. Ma hanno mai letto queste di Futura, che mi criticano e accusano, il Manifesto futurista di Marinetti quando parla di “disprezzo della donna”? Invece che accusare me con delle falsità perché queste donne non si ribellano e non disconoscono Depero? Che chiedano allora la chiusura del museo, che “defuturizzino” Rovereto magari vandalizzando la memoria dei due grandi artisti come è stato fatto con la statua di Montanelli...» conclude il presidente del Mart. G.R.