In consiglio comunale 

Per Valduga pure la grana Amr

Rovereto. In consiglio comunale rischia di essersi aperta un’altra partita spinosa per il sindaco Valduga: quella della trasformazione della Amr in Srl. Sostanzialmente una privatizzazione, che per...



Rovereto. In consiglio comunale rischia di essersi aperta un’altra partita spinosa per il sindaco Valduga: quella della trasformazione della Amr in Srl. Sostanzialmente una privatizzazione, che per la giunta avrebbe il vantaggio di “sgessare” la multiservizi, rendendola più agile dal punto di vista normativo e quindi aprendo alla possibilità di incaricarla di tutta una serie di nuove funzioni. Le perplessità del consiglio sono sia concrete che “politiche”. Se la nuova società sarà comunque a solidissima maggioranza pubblica, si obietta, le norme da osservare saranno le stesse. Non la si potrà per contro incaricare di settori come il ciclo dell’acqua, visto che per scelta referendaria non può essere affidato a privati. In definitiva, cambierebbe poco o nulla dal punto di vista operativo, se non nella possibilità di azzerare gli attuali vertici. Un po’ troppo per mettere assieme una operazione di questo costo.

Poi ci sono le perplessità politiche. Ad oggi la municipalizzata fa riferimento giocoforza al consiglio comunale. Che ne deve approvare i bilanci ed anche le tariffe, per ogni servizio offerto. Trasformata in Srl con maggioranza delle quote in mano al Comune, risponderà (in modo molto meno ufficiale e trasparente) direttamente al sindaco. Quindi i malevoli vedono in tutta l’operazione anche uno svuotamento ulteriore dei poteri del consiglio comunale a vantaggio dell’esecutivo. Solo che i malevoli sono parecchi: anche stavolta, come sulla Rsa, rischiano di essere maggioranza.

In Consiglio non si è andati oltre la spiegazione del progetto. Il voto al momento non è in calendario.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza