«Per il Leno meglio un ingegnere»
Il consigliere: sbagliato affidare l’incarico di progetto a un’architetto
ROVERETO. Il Comune ha affidato ad un'architetta, Gabriella Daldoss, l'incarico di redigere uno studio paesaggistico per la rigenerazione delle sponde del Leno; ma - secondo il consigliere Marco Zenatti - avrebbe dovuto scegliere un ingegnere. Col rischio che la progettazione si riveli solo una (costosa) suggestione, secondo quanto fa capire il consigliere del centro destra in un'interrogazione. L'amministrazione aveva fatto due affidamenti di incarichi. Uno relativo allo studio vero e proprio (per 5625 euro), l'altro (per un totale di 2512 euro) per la predisposizione del materiale a esporre quale percorso partecipativo inerente lo studio paesaggistico relativo alla rigenerazione delle sponde del torrente. Zenatti evidenzia che lo studio paesaggistico commissionato sia di fatto uno studio di fattibilità, perché contiene interventi ed indicazioni precise, sulla zona della piscina, sul sottopassaggio alla statale, sulla relazione tra campo sportivo e vigneto, viale alberato, muro della Manifattura e così via. Zenatti - citando le disposizioni di legge che disciplinano le competenze specifiche degli architetti e degli ingegneri, sostiene che tutto ciò sia materia più da ingegnere che architetto. Ad esempio "le opere idrauliche richiedono capacità professionali per l’analisi dei fenomeni idrologici ed idraulici e presuppongono l’applicazione di specifici metodi di calcolo (statistico, idrologico e idraulico)". E lo studio redatto ha bisogno di una verifica di fattibilità idraulica, propria degli ingegneri. «Non pongo un problema di ordine sindacale o di difesa delle competenze di una categoria professionale - precisa Zenatti - ma voglio verificare che la progettualità pubblica abbia i criteri di assoluta certezza rispetto alla sicurezza pubblica e che non vi sia stato spreco di denaro pubblico». Intanto il Comune pensa ad una presentazione pubblica. Ma se manca la verifica effettiva della fattibilità - ricorda Zenatti - lo studio presentato resta solo una suggestione: che è però costata oltre 8 mila euro.