Nuovo ultimatum dei Verdi
Finocchiaro: «Non staremo con una giunta che riduce un parco»
ROVERETO. La giunta ha rigettato le opposizioni al suo progetto di rifacimento dell’impianto per il tennis ai giardini Italia, con estensione del parco fino al Leno ma anche rinuncia ad alcuni ialberi “secolari” che andranno tagliati. Come ha sempre detto, il progetto ormai ampiamente avviato va avanti. Che ci sia un gruppo di cittadini che considera il sacrificio di quegli alberi inaccettabile, non può bastare per abbandonarlo. Una conferma a fronte della quale i Verdi di Rovereto - la firma è di Pino Finocchiaro - rispondono confermando quello che dicono ormai da mesi: non sono d’accordo.
Le scelte - ribadisce Finocchiaro - dovevano essere condivise sin dall’inizio e apertamente, non «solo comunicate dopo decisione nel conchiuso di Giunta».
«Il merito - scrive Finocchiaro - oggi riguarda il taglio delle grandi piante dei giardini di Via Dante, per far posto all’allargamento del centro tennis. Le varie osservazioni, giunte dai cittadini oltre che dal nostro gruppo, sembra che non verranno ascoltate e che si procederà con le motoseghe. Ci siamo espressi più volte circa l’assurdità di tale operazione per diversi motivi.
Prima di tutto l’aspetto ambientale. Che nel 2018 possa esistere un’amministrazione che riduce parchi pubblici in centro a una città, appare fuori dal tempo e da ogni ragione. In tutto il mondo anche le più bieche speculazioni immobiliari mantengono, almeno per pudore, il rispetto per i giardini pubblici, intesi come luoghi necessari nella quotidianità di anziani, mamme con bambini e persone che cercano un momento nel verde come tregua a una giornata sempre più caotica. A Rovereto tale pudore e rispetto pare non esistere, a favore di campi da tennis. I nuovi campi servono? Da sempre sosteniamo lo sport ma qui sembra che lo sport c’entri poco. Da sempre i tre campi cittadini risultano più che sufficienti per le esigenze degli sportivi, anche sapendo che Rovereto è dotata del centro Baldresca con ben 10 campi disponibili.
Terzo elemento negativo risulta la trasformazione della ludoteca in centro servizi per il tennis stesso. La attuale palazzina servizi, dopo appropriata ristrutturazione risulterebbe assolutamente dignitosa e rispondente ai criteri dell’affaccio sui campi. La ristrutturazione, durante la quale si potrebbero utilizzare moduli spogliatoio prefabbricati e poco costosi, risulterebbe molto più veloce ed economica.
La palazzina Toniolatti prestava come Ludoteca un servizio eccezionale e molto gradito di educazione dei bambini roveretani. Tale sevizio è di fatto venuto meno con delusione di molte famiglie.
E dunque con razionale valutazione che auspichiamo l’ascolto di tali ragionamenti con l’abbandono della proposta di allargamento del centro tennis. Un ragionamento divergente credo che non potrà che allontanare i Verdi da una amministrazione priva di senso e rispetto ambientale».