Nessuna traccia dell’escursionista scomparso

Rovereto. Terzo giorni di ricerche sulle montagne al confine tra trentino e veneto, partendo dal passo della borcola per arrivare da una parte sul pasubio e dall’altra fino oltre il monte maggio. ma...



Rovereto. Terzo giorni di ricerche sulle montagne al confine tra trentino e veneto, partendo dal passo della borcola per arrivare da una parte sul pasubio e dall’altra fino oltre il monte maggio. ma malgrado uno spiegamento di forze straordinario, di gianni sadocco, l’escursionista padovano scomparso giovedì scorso, non si è trovata traccia.

L’uomo, 62 anni di monselice in provincia di padova, è un escursionista esperto e conosce benissimo le montagne della zona di confine tra le due regioni, che frequenta da sempre. giovedì aveva raggiunto il passo della borcola in auto: la sua punto bianca è parcheggiata lì. già venerdì, i cani molecolari avevano individuato una traccia seguendola dalla macchina lungo il sentiero europeo fino alla zona di malga costa. da lì in poi però non sono riusciti, in tre giorni, ad individuare nessun altro indizio.

Le ricerche negli ultimi tre giorni sono state imponenti. dalle 7 e 30 del mattino alle 17 e 30, con un centinaio di uomini coinvolti tra pompieri di tutta la vallagarina, uomini del soccorso alpino ed unità cinofile. dal cielo alla ricerca hanno partecipato due elicotteri oltre ai droni dei pompieri. uno sforzo notevolissimo, supportato anche da una unità dei nuvola per la logistica. e ricerche che si sono estese su tutte le possibili direttrici partendo dal punto in cui si interrompe la traccia percepita dai cani. ma non si è trovato nulla che possa essere ricondotto all’escursionista veneto. tra l’altro, le condizioni di visibilità di ieri si potevano definire ottimali, tanto che anche gli elicotteri hanno potuto battere efficacemente la zona per l’intera giornata.

A tre giorni dalla scomparsa - sadocco era salito in montagna da solo, l’allarme lo avevano dato giovedì sera i familiari non vedendolo rientrare - le speranze di ritrovarlo in vita si fanno sempre più deboli. oggi le forze dell’ordine valuteranno se riprendere le ricerche, magari estendendole ad altre zone, o se sospenderle ritenendo che tutto quello che si poteva tentare sia già stato fatto.













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