«Nel mercatino spazio pure ad associazioni e solidarietà»
ROVERETO . Il bando per l'organizzazione del Natale 2018 sia l'occasione anche per rimettere al centro lo spirito autentico natalizio, non limitandosi a quello commerciale. E a mettere le casette...
ROVERETO . Il bando per l'organizzazione del Natale 2018 sia l'occasione anche per rimettere al centro lo spirito autentico natalizio, non limitandosi a quello commerciale. E a mettere le casette della solidarietà nel percorso principale del mercatino. È Ruggero Pozzer, consigliere verde, a chiedere che il nuovo bando impegni i futuri organizzatori ad affiancare le finalità turistiche e commerciali a quelle di solidarietà. Pozzer fa riferimento all'annosa vicenda della parte solidaristica del mercatino. Quasi tutti gli anni le casette dedicate alle associazioni di volontariato sono finite confinate in altre zone della città, talora periferiche. Morale: mercatino di via Roma affollato, casette della solidarietà deserte. Tanto che l'anno scorso gran parte delle iniziative delle associazioni solidaristiche si sono trasferite armi e bagagli a Nomi, dopo che l'anno prima erano state "relegate" in Santa Maria. Ora che per il Natale dei Popoli bisogna ricominciare daccapo, e che presto verrà pubblicato un bando, per Ruggero Pozzer è l'occasione giusta per correggereil tiro. «Il Natale amplia la sua valenza anche oltre i confini religiosi, mantenendo l’originale volontà di rappresentare principi comunemente condivisi, di solidarietà, pace, fraternità, condivisione. Le associazioni di solidarietà, rispettose dei sentimenti originari del Natale, hanno raramente trovato posto all'interno del mercatino, e ciò ha provocato il dispiacere del mondo associazionistico». Il problema è sempre stato il fatto che le casette vengono date alle associazioni gratuitamente, mentre gli altri pagano". Secondo Pozzer questo ostacolo deve essere superato. Propone così di inserire nel bando l'impegno a «programmare la collocazione delle componenti locali, associative di volontariato e coinvolte in progetti di solidarietà e aiuto reciproco, inserendole e valorizzandole, senza costi per le stesse, all’interno del percorso principale». (m.s.)