Mercato contadino, frutta e verdura sono tutte a km zero 

Con “Scelgo io”: in piazza XXV Aprile l’iniziativa di Coldiretti e Comune per l’acquisto consapevole dei prodotti locali


di Alberto Tomasi


ROVERETO. "Scelgo io”, il nuovo marchio del “Mercato del contadino”, che si tiene ogni martedì in piazza XXV Aprile, è un invito all’acquisto consapevole di prodotti del territorio, ortaggi, frutta, formaggi, salumi e salsicce, provenienti da aziende agricole locali. Un ritorno alle origini, o più semplicemente un esempio di “filiera corta”, un modo alternativo di fare la spesa, rispetto a quello dominante degli ipermercati e dei centri commerciali, e che mette al centro il rapporto tra produttore e consumatore. Condizione imprescindibile per accedere al mercato, messa nero su bianco nel bando del Comune, è che chi vende e chi produce siano la stessa persona. Ma anche che le aziende siano di piccole dimensioni o a conduzione familiare. Al mercato di piazza XXV Aprile, per sapere la scadenza delle uova non si deve leggere la data sulla confezione, ma basta chiedere a chi le sta vendendo, dal momento che è la stessa persona che le ha raccolte. Chi la mattina è al mercato, il pomeriggio torna infatti ad indossare i panni dell’allevatore o del contadino. Il tutto per far riscoprire i sapori e la freschezza del formaggio e dello yogurt appena prodotti e della frutta e della verdura appena colte. «La nuova formula del Mercato è il risultato di un percorso condiviso tra amministrazione comunale e Coldiretti per la rivalutazione dei mercati agricoli, e promuovere la vendita diretta da parte delle imprese che utilizzano la formula dei “chilometri zero”», ha spiegato l’assessore Ivo Chiesa. Per ora piazza XXV aprile ospita 9 produttori, ma c’è spazio per 16 gazebo. Importante che chi partecipi osservi tre condizioni, come hanno stabilito la fondazione Campagna Amica di Coldiretti e Comune: prodotti di aziende agricole, coincidenza tra venditore e produttore, e prodotti di provenienza locale. «Un gazebo può però essere riservato per ospitare eventi, oppure prodotti che vengono anche da fuori territorio - ha aggiunto Elio Garbari, referente per Campagna Amica - l’importante è che venga rispettato un caposaldo del Mercato del contadino, il rapporto diretto tra consumatore e produttore, per puntare più sulla qualità che sulla quantità». «Sono diversi i meriti di “Scelgo io”, - ha detto Chiesa - oltre al privilegio della filiera corta e la valorizzazione dei piccoli produttori, il mercato rappresenta anche un momento di aggregazione e di socializzazione». Per il giorno dell’inaugurazione si è voluta spingere la formula “km zero” anche alle confezioni e agli imballaggi, regalando ai clienti borse e scatole realizzate dalle cooperative sociali Formichine e Iter.

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