Marangoni, su 41 licenziati nessuno è stato riassunto
Sono iscritti alle liste dei Centri provinciali per il lavoro, il loro futuro non è roseo
ROVERETO. I chiarimenti sulle prospettive future e sulla situazione attuale, il sindacato non è riuscito a ottenerli. Ieri all’incontro in azienda tra sindacato e azienda, c’erano il responsabile del personale Bergese e il direttore della produzione Merlo, assente invece l’amministratore delegato di Marangoni, Dino Maggioni.
I dirigenti hanno spiegato che per potersi sbilanciare devono prima essere stabiliti i budget per l’anno in corso, che saranno oggetto di un incontro interno allo staff del gruppo, in calendario martedì.
Quanto ai fuoriusciti, per loro la situazione è tutt’altro che rosea. I dati ufficiali, aggiornati al 24 gennaio (cioè tre giorni fa) dicono che sono ben 41 i lavoratori licenziati da Marangoni iscritti alle liste dei Centri provinciali per il lavoro. Di questi, tre erano occupati stagionali nei lavori socialmente utili (ad esempio, nel Progettone), otto assunti con contratto a tempo determinato, tre hanno aperto un’attività autonoma, mentre altri nove stanno maturando i requisiti per la pensione.