«Manca una visione globale e la statale è congestionata»
I nodi della viabilità. L’ingegnere dei trasporti contesta i dati di assessore e tecnici: «Non basta risolvere i singoli punti senza tener conto della realtà complessiva sempre più grave»
Rovereto. «Ma come fa l’assessore Plotegher ad affermare che ora bastano 11 minuti per attraversare la città? E’ una balla colossale... Ma vive questa città? Si accorge del traffico la mattina e il pomeriggio in concomitanza con l’ingresso e l’uscita dalle scuole o dalle fabbriche? La statale è praticamente paralizzata perché è l’unico asse di attraversamento della città. Eppoi chi mi parla di aver risolto un nodo solo della viabilità vuol dire che non ha una visione viabilistica complessiva, vuol dire che è cieco e non conosce le analisi trasportistiche...». Paolo Gasparini, ingegnere dei trasporti, contesta (e non da oggi) le scelte dell’amministrazione comunale (e dei tecnici che la consigliano) in merito alla viabilità. «In più occasioni ho sottolineato il disastro di Rovereto e a maggior ragione lo posso dire ora in merito alle affermazioni di Plotegher che si vanta di aver risolto (come riportato dal Trentino di ieri) i nodi di via Cavour e di via Paoli. Ma di cosa sta parlando se non c’è (e questa giunta non ha) una visione trasportistica complessiva della città? Un’analisi settoriale in assenza di visioni per me - sostiene Gasparini - è soltanto uno spot elettorale».
Ottimizzare gli spostamenti
Secondo l’ingegnere gli studi del singolo nodo non hanno significato in assenza di un’analisi generale anche della viabilità extraurbana: «La statale 12 ha mille funzioni ed è diventata praticamente l’unica traversa della città perennemente o quasi congestionata. Ma è logico che sia così se mancano le competenze a tecnici e ad amministratori. Quando ottimizzi gli spostamenti e la viabilità si dovrebbero ottimizzare anche le funzioni economiche ma non mi pare che ciò sia stato fatto a Rovereto. A parte che la maggior parte degli svincoli e delle rotatorie sono fuori normativa, non ci rendiamo conto della nostra realtà quando le scelte che sono state fatte hanno creato diseconomie che si riflettono sulle strutture economiche e trasportistiche? In città - puntualizza l’ingegner Gasparini - non sono stati ottimizzati gli spostamenti e si èè ridotto lo spazio intorno ai minimi potenziali economici. Significa che, con le scelte della viabilità, sono state penalizzate le attività del centro. E questo è un dato di fatto». Come lo è il fatto è impossibile attraversare la città in 11 minuti «anche fosse da S. Ilario all’ospedale: sfido l’assessore Plotegher a fare una prova assieme purché non siano le due di notte...»