La cartolina resiste nell’era del selfie 

Roberto Turri, dell’edicola di corso Rosmini, ci crede ancora: «Articolo fuori moda, ma i turisti le cercano anche oggi»



ROVERETO . Provate a pensare all'ultima volta che avete spedito una cartolina. Probabilmente, sempre se siete riusciti a ricordarvi del quando, siete andati molto indietro con la memoria. Più o meno a quando ancora non c'erano gli smartphone. Oggi se volete far sapere agli amici o ai parenti che siete in viaggio, e inviare loro una foto dalla vostra mete, fate uno scatto e schiacciate invia. Ebbene, la cartolina non è però morta del tutto, non sarà più come una volta, ma c'è ancora. E a Rovereto ci crede ancora Roberto Turri, titolare dell'edicola di corso Rosmini. É uno dei pochi che ogni giorno porta all'esterno uno dei classici espositori di cartoline, e offre anche una buona scelta, con scorci classici e originali della città della Quercia. «Non è più come una volta - riconosce lo stesso Turri - adesso pochissimi fanno cartoline, e di fatto è un articolo fuori moda. Lo si può definire articolo di nicchia». Tuttavia, c'è ancora chi è affezionato a questa forma di souvenir, e le cerca in ogni posto che visita. «Sì, ci sono persone che le comprano. Poche settimane fa si sono fermate in piazza alcune comitive di tedeschi, e hanno acquistato diverse cartoline di Rovereto da me». Roberto Turri ci ha messo del suo; c'è un'intera linea di cartoline dedicate alla città prodotte proprio da lui, attraverso la sua edicola. «Le abbiamo stampate questa primavera», spiega. Le cartoline recano gli scorsi più famosi della città, con il castello, la Campana dei caduti, l'ossario, il Leno o San Colombano. Ci sono anche delle cartoline speciali dedicate ai percorsi in bicicletta, pensate ai tanti cicloturisti che arrivano a Rovereto. Poi non potevano mancare delle cartoline dedicate al Trentino Alto Adige, con le foto delle Dolomiti. Le immagini più originali e curiose sono quelle di una linea creata da Fulvio Fiorini, fotografo un tempo in forze anche al nostro giornale. Molte di queste sono in bianco e nero, alcune ritraggono volti noti di Rovereto, oppure sono scorci ricercati di via della Terra o del centro. Ci sono poi alcune immagini di palazzi del centro, opera di Gabriele Margon, giovane fotografo. Turri riconosce che non farà la fortuna con le cartoline. «La mia è l'edicola della piazza principale di Rovereto, quella spesso dove la città dà il benvenuto ai suoi visitatori. Per questo non potevano mancare anche le cartoline. Questa è la piazza giusta dove offrire anche questo ai turisti», spiega l'edicolante. E c'è anche chi preferisce una "cartolina d'autore" personalizzata e indirizzata alle persone care, piuttosto che l'ormai scontato scatto postato sui social network a beneficio di tutti. (m.s.)

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