L’inquilina Itea: «Da ottobre senza caldaia»
Né riscaldamento né acqua calda, in casa meno di 10 gradi: continue segnalazioni, l’assistenza latita
ROVERETO. Da ottobre, quando l’inquilina Itea ha richiesto al centro manutenzione di riparare la caldaia, l’appartamento è al freddo. La signora, che vive in un appartamento della palazzina di via Mozart 1, ha trascorso buona parte dell’inverno senza poter avviare l’impianto di riscaldamento. «Mi arrangio come posso, sto gran parte del tempo nella cucina, che riesco a riscaldare con un fornello elettrico. Ma il resto della casa è gelido, spesso in camera ho meno di 10 gradi. E l’acqua, per qualsiasi necessità, la devo scaldare ogni volta con il bollitore».
La donna racconta che la caldaia si è guastata in primavera. «Ma lì problemi ne ho avuti meno, il clima era più favorevole. Il 18 ottobre, quando le temperature sono scese in modo brusco, ho chiesto al Centro manutenzione dell’Itea di provvedere alla riparazione poiché andava sostituito lo scambiatore per poter riavviare la caldaia. Mi hanno risposto che sarebbero intervenuti». Nessuno però si è curato della segnalazione. «Dopo parecchie settimane ho incrociato il geometra dell’Itea, era lì per altre ragioni ma ho colto l’occasione per segnalare il problema anche a lui. È salito, ha fatto le foto della caldaia ferma e mi ha garantito che l’assistenza sarebbe intervenuta già nel pomeriggio per la riparazione. Ma non è venuto nessuno». La donna non si è data per vinta e ha continuato a reclamare la riparazione. «L’ultima volta è stata la settimana scorsa, ho inviato una mail spiegando che sono al freddo da ottobre e che ormai sono mesi che attendo la riparazione. Ho sempre pagato l’affitto in maniera regolare, non capisco la ragione di questo trattamento». Nel resto della palazzina tuttio funziona. « L’impianto - spiega la donna - è termoautonomo, sicché sono solo io a soffrire il problema». Non manca certo di iniziativa e di capacità di adattamento, l’inquilina di via Mozart. Ha resistito per mesi nell’appartamento rimasto senza riscaldamento e acqua calda in uno degli inverni più freddi degli ultimi anni. Ma dopo l’ennesima segnalazione andata a vuoto, inizia a disperare che la situazione si protragga fino al prossimo inverno. O peggio ancora, in un tempo indefinito. (gi.l.)