«Istruttoria pubblica, basta bugie»
Dalzocchio: sono i capigruppo a non aver depositato le riflessioni
ROVERETO . «È l’ultima volta che rispondo ad accuse di questo genere, che sono un’assurdità». Mara Dalzocchio rigetta nella maniera più assoluta le affermazioni del Pd in appoggio ai commercianti di Rovereto My Life: «Innanzi tutto, le firme effettive, dopo i nostri controlli, sono 1.500 circa: molte erano doppie. Ma al di là dei numeri, non credo che i cittadini firmatari siano contenti di farsi strumentalizzare da chi non conosce nemmeno il regolamento. Altro che tergiversare, ho provveduto subito proponendo e depositando entro i termini la richiesta per trovare le modalità di svolgimento di un’istruttoria pubblica. Che però non si svolge come pensa il Pd. Non è un’assemblea pubblica in cui ognuno parla liberamente, ma una raccolta di proposte o riflessioni su formulate dai capigruppo o da soggetti che rappresentano interessi collettivi, cioè pubblici, e che il presidente del consiglio deve poi riassumere e fornire ai consiglieri in un consiglio ad hoc: . L’unico che ad oggi ha depositato una riflessione è Paolo Vergnano del M5S, mentre il capogruppo del Pd Luisa Filippi, come gli altri del resto, non ha ancora depositato alcunché. Capisco le difficoltà dei commercianti, e anzi mi stupisco che sia proprio il Pd a prendere posizione, quando nella scorsa consigliatura, con il sindaco Andrea Miorandi, non era dalla parte dei commercianti. I quali anzi sono venuti più volte in consiglio a protestare contro la decisione di chiudere via Tartarotti. Per me tutto questo interesse per i commercianti è strumentale. Ma io sto ancora aspettando le proposte dei capigruppo e continuo a pungolarli perché le depositino e si possa far partire l’iter per l’istruttoria pubblica. È stato scelto - non da me, che l’avevo solo proposto - di stabilire prima le modalità di svolgimento dell’istruttoria. Ma sono i capigruppo a dover individuare la modalità».