Caso Sandoz, il rischio si scarica su Pulicenter
Angiolini (Uiltec Uil) lancia l’allarme. «La multinazionale tutelerà i propri dipendenti Incontreremo presto il titolare Filippi, a pagare il conto non devono essere i lavoratori più deboli»
Rovereto. È allarme rosso alla Pulicenter, che rischia di fare la fine del proverbiale vaso di coccio. La ditta di Marco, una Sas di cui è titolare Tarcisio Filippi, lavora in esclusiva per Sandoz ed è proprio sui suoi lavoratori che rischia di scaricarsi il piano di conversione messo in atto dalla multinazionale. «Come Uiltec, nelle scorse settimane ci eravamo già incontrati con Pulicenter - spiega Osvaldo Angiolini, segretario della Uiltec Uil, il sindacato a cui appartengono tutti e tre i rappresentanti della Rsu della ditta - perché alcuni segnali negativi si erano già presentati, prima ancora dell’annuncio di Sandoz. È di sicuro l’azienda più debole, in quanto terzista, e in più perché tutti i dipendenti della Pulicenter lavorano in Sandoz». L’aspetto più “tranquillizzante” del colloquio con i verticvi sandoz avuto nei giorni scorsi, è che l’ad Nicola Berti ha detto che non ci sarà remissione del contratto. In sostanza, il rapporto con Pulicenter non cesseràcon la fine dell’anno, ma - ammette lo stesso Angiolini - si profilano degli esuberi. «Abbiamo richiesto al titolare un incontro urgente che ritengo verrà fissato nei prossimi giorni. Con Pulicenter dobbiamo fare attente valutazioni, perché de sa un lato Sandoz conta di gestire questa delicata fase agendo sul personale che raggiungerà presto i requisiti per la pensione, gli effetti di questa scelta rischiano di abbattersi sui lavoratori più deboli, quelli della terzista Pulicenter. L’obiettivo nostro è di tutelare i suoi circa sessanta dipendenti, ma ora dobbiamo assumere dati certi. Ci confronteremo al più presto con il titolare di Pulicenter e lo spingeremo ad attivarsi con Sandoz per avere più elementi. Su quella base decideremo il da farsi». Angiolini non esclude il ricorso a soluzione radicali come lo sciopero, «ma è prematuro parlarne» aggiunge. « Prima dobbiamo avere dei dati certi su cui ragionare e capire se esistono strade diverse per tutelare i lavoratori più deboli». Cioè quelli di Pulicenter.
Intanto oggi alle 14 Angiolini sarà con i colleghi Mario Cerutti (Cgil) e Ivana Dal Forno (Cisl) alla Sandoz per l’assemblea dei lavoratori, che apprenderanno oggi quanto spiegato dai vertici dell’azienda. Poi tutto verrà aggiornato ad una nuova assemblea che si terrà con tutta probabilità nei primi giorni di aprile
C’è anche un ulteriore fronte sull’affaire Sandoz: oggi pomeriggio il vertice dell’azienda dovrebbe incontrare a Trento l’assessore provinciale alle attività economiche Achille Spinelli, un incontro “riservato” che però potrebbe sortire qualche effetto sulla vicenda. A costringere Sandoz a riprogrammare anzitempo il proprio futuro è stata Elanco, la multinazionale leader in campo farmacologico veterinario, che ha disdetto con un anno di anticipo le commesse di Tiamulina, principale prodotto dell’impianto roveretano: di conseguenza, è stata decisa la conversione delle linee produttive per poter produrre nuovi principi attivi. Un percorso che durerà almeno un anno.