Carnevale, ritorna la sfilata le famiglie nelle vie del centro 

Il rilancio. Da quest’anno la manifestazione è coprogettata per la prima volta dal Comune con lo storico Comitato Cento iscritti alla sfilata, numeri in lieve aumento e un clima positivo per la festa con merenda all’oratorio Rosmini


ROVERETO.


ROVERETO. Un centinaio di mascherine, accompagnato da un festoso ensemble di percussionisti africani e un bel numero di trampolieri hanno aperto l’edizione 2017 del Carnevale dei Bambini, che quest’anno vedeva il Comune affiancare nella progettazione lo storico Comitato, che da alcuni anni segna il passo per un mancato ricambio generazionale. Non sono più gli anni d’oro in cui i vari oratori e gruppi organizzati e numerosissimi affollano la sfilata, gli animatori di quei gruppi hanno perso l’entusiasmo di un tempo, e anche il mondo non è più lo stesso. Ma il tentativo di rendere più attrattivo il carnevale roveretano è stato fatto e i risultati sono apprezzabili. «La cosa a cui tenevamo di più - spiega la vicesindaco Cristina Azzolini - era di riportare in città la tradizione della sfilata, che si era un po’ persa negli anni. Poi abbiamo cercato di inserire anche degli elementi di novità, come i trampolieri, la baby dance, la merenda nel cortile dell’oratorio Rosmini. Ora ripartiamo da qui, per fare in modo che il carnevale torni ad essere una festa della città». Il Comitato, che da sempre organizza il carnevale in città, aveva bisogno di un supporto organizzativo, anche perché con i tempi sono cambiate anche le procedure per la sicurezza, molto più stringenti rispetto al passato.

Il corteo. La sfilata è partita dalla piazza dell’Urban City, in corso Rosmini, ed è risalita per via Fontana, via Garibaldi, via Mazzini e poi piazza Rosmini e da qui, grazie a un blocco del corso controllato dalla polizia municipale, le cento mascherine accompagnate dalle famiglie sono sfilate verso il cortile dell’oratorio Rosmini, dove li attendeva sul palco Ornella Frisinghelli, perfetta nel ruolo di intrattenitrice e conduttrice dello show. Di bambini in maschera in realtà ce n’erano oltre un centinaio, ma solo cento sono arrivate in tempo utile per iscriversi alla sfilata. Dal lato opposto rispetto al palco, la cooperativa Eris ha offerto una gustosa merenda (gratuita) a bimbi e famiglie, poi le premiazioni per le maschere migliori e tutti a casa. Il clima è stato comunque positivo, come si poteva vedere dai visi divertiti, e il miglioramento rispetto alle ultime edizioni si è visto. Sia in termini di partecipazione, in lieve crescita rispetto al 2018, che di vivacità, anche nel segno di un sano umorismo, come gli stranieri in divisa di “polizia di frontiera” che facevano passare tutti quanti, bambini e adulti, su una passerella di stoffa che dava accesso alla festa. Certo, il carnevale è da sempre più sentito nei quartieri e nei piccoli centri rispetto alla città, ma qualcosa si sta muovendo: l’idea è di riunire più forze attorno al carnevale roveretano, già per l’anno prossimo.













Scuola & Ricerca

In primo piano