«Cardiologia allo stremo situazione insostenibile» 

La denuncia del sindacato Nursing Up. Il delegato Cesare Hoffer: servono subito tre nuovi infermieri, il reparto è in difficoltà e non riesce nemmeno a smaltire le ferie dell’anno scorso



Rovereto. Personale ridotto all'osso a cardiologia: la situazione è "insostenibile", denuncia il sindacato. L'allarme arriva dal coordinamento Nursing Up di Trento, che chiede l'immediato inserimento di tre nuovi infermieri. Al reparto di cardiologia dell'ospedale Santa Maria del Carmine - secondo Cesare Hoffer di Nursing Up - gli infermieri non possono di fatto usufruire delle ferie, fa turni massacranti con molte notti, è sotto stress: non si può andare avanti così. La situazione è difficile da qualche mese, e già lo scorso novembre il sindacato aveva scritto alla direzione dell'ospedale di Rovereto e a quella dell'azienda sanitaria, senza tuttavia ottenere risposta. «Nello specifico - spiega Hoffer - avevamo segnalato che nel corso degli ultimi mesi il personale infermieristico non aveva praticamente potuto usufruire delle ferie maturate causa una situazione di grave carenza, aggravata dal fatto che vi erano ancora delle ferie pregresse e non usufruite relative al 2018, rammentando quanto prescrive la legge sul diritto alle ferie». Il quadro segnalato anche dagli stessi dipendenti al sindacato è pesante: ci sono tre infermieri assenti dal servizio per motivi diversi, che non sono stati sostituiti; le richieste di ferie sono state sospese per esigenze di servizio; c'è un forte turn-over di personale e l'inserimento dei nuovi è lungo; altri tre infermieri sono esonerati dal turno notturno per motivi di salute (fenomeno diffuso questo, vista l'età media che cresce tra i professionisti); un aumento delle difficoltà delle attività in reparto, data la presenza di pazienti sempre più critici. «Il personale - spiega ancora Hoffer - è sempre più stanco ed è costretto a garantire un numero di notti considerevole nell’arco del mese, anche fino ad otto. I nostri infermieri sono invece sovraccaricati di turni notturni, con l'aggravante di non poter usufruire di un adeguato recupero psicofisico, prova ne sia l'elevato numero di ferie arretrate addirittura riferite all'anno 2018». Lo stress tra gli infermieri di cardiologia è così molto elevato: «Sul lungo periodo - dice Hoffer - potrebbe portare i nostri professionisti al burn-out, fenomeno purtroppo presente nelle nostre realtà e con un alta incidenza nella nostra professione, chiediamo pertanto l’immediata assegnazione di tre nuovi infermieri». E soprattutto, si esigono risposte. «Preannunciamo fin d'ora che in caso di mancato e celere riscontro, ci attiveremo presso le sedi che riterremo più opportune, a tutela dei nostri professionisti e della qualità e sicurezza delle cure nei confronti dei nostri pazienti». M.S.













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