ROVERETO

Arcese, si pensa ad una truffa interna

L’indagine, partita da una segnalazione della proprietaria dell'azienda di trasporti con sede ad Arco, vede impegnati i carabinieri e la guardia di Finanza di Riva del Garda



ROVERETO. Prende sempre più corpo, dunque, l'ipotesi di una truffa interna alla stessa ditta, anche se sull'indagine c'è il massimo riserbo. Nella giornata di mercoledì 15 novembre le forze dell'ordine hanno controllato i documneti presenti nella sede roveretana in zona industriale a Mori Ferrovia con l’obiettivo di definire i contorni di una truffa che vede Arcese parte lesa.

L’attività delle forze dell’ordine, almeno in questa prima fase, sembra concentrarsi su Rovereto mentre escluderebbe attività illecite compiute, sempre ai danni dell’azienda di trasporti, nella sede di Arco.

Tanti, troppi, i punti di domanda ancora senza risposta. «E’ vero che la Guardia di finanza ieri ha visionato molti documenti ma di più non posso dire: c’è un’indagine in corso che ci vede parte lesa e attendiamo eventuali sviluppi...» ha affermato Matteo Arcese, amministratore delegato della società di trasporti.

Smentite le voci, sempre più insistenti, di arresti mentre sembra che il magistrato che coordina le indagini abbia scritto qualche nome sul registro degli indagati. Soldi spariti? Merce trafugata? Pezzi di ricambio dei Tir o parti usate dei camion immessi sul mercato nero? Nei prossimi giorni dovrebbero essere più definiti i contorni della truffa nei confronti di Arcese.

 













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