Alla premiata Novartis spogliatoi a pezzi
ROVERETO. C’è chi contesta la certificazione 2018 Top Employer concessa alla Novartis – Sandoz di Rovereto per il rapporto di qualità in atto con i dipendenti e lo fa con una documentazione...
ROVERETO. C’è chi contesta la certificazione 2018 Top Employer concessa alla Novartis – Sandoz di Rovereto per il rapporto di qualità in atto con i dipendenti e lo fa con una documentazione fotografica che attesta le pessime condizioni degli spogliatoi riservati alla ditta incaricata del carico delle materie prime; dello scarico del prodotto finito e della gestione dei due magazzini. Vetri rotti chiusi alla meglio con del cartone; armadietti tenuti insieme con nastro adesivo intestato Sandoz, sportelli bucati e situazioni igieniche sicuramente non ottimali. Certo non si tratta di dipendenti diretti, ma di prestatori d’opera di una ditta che ha firmato un regolare contratto con la Novartis. In tutti i modi se l’eccellenza riconosciuta è per la qualità del rapporto di lavoro in essere con i propri dipendenti, non ci dovrebbero essere differenze tra quelli diretti e quelli indiretti. Chi ha documentato la condizione dell’area spogliatoi, lo ha fatto in maniera anonima per evitare di incorrere in qualsiasi tipo di problema. Del resto la situazione è nota alle forze sindacali e all’interno dell’azienda non è di certo un segreto. Uno degli scopi dello spogliatoio dovrebbe essere quelli di potersi cambiare all’inizio ed alla fine del turno, ma in queste situazioni non appare di certo un aspetto scontato. Infatti nelle giornate dalle temperature più rigide i lavoratori rinunciano a cambiarsi utilizzando gli spogliatoi il meno possibile, per una situazione che nel suo complesso non è certo da citare ad esempio. (d.p.)