Ad Artingegna il cuore dell’artigianato
Inaugurata ieri alla Manifattura la fiera dell’artigianato: oggi e domani si troveranno stand, eventi, buona cucina
ROVERETO. ROVERETO Ci sono falegnami, luitai; sarti, carpentieri, artisti; meccanici, restauratori; e ancora birrai, panificatori, gelatai. E la lista sarebbe lunga, a volerla completare. Sono gli artigiani in mostra ad Artingegna, inaugurata ieri mattina. Per oggi e domani la Manifattura a Borgo Sacco sarà il cuore degli artigiani trentini, qui convogliati per raccontare il loro fare. La popolare mostra dell'artigianato di Rovereto quest'anno si è tutta trasferita a Sacco, anche per far conoscere il polo dell'economia verde e dell'innovazione, alla vigilia dei lavori dell'ambito produttivo. Organizzata stavolta dall'associazione artigiani del Trentino, Artingegna ha tramutato la Manifattura, con i piazzali interni che si stanno rivelando molto adatti alla manifestazione.
«Un giorno si dovrà poter dire, "domani faccio un giro alla Manifattura - ha detto prima del taglio del nastro il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, spiegano il motivo delo trasferimento di Artingegna a Sacco - dovrà diventare un pezzo del tessuto urbano, aperto all'esterno. E dove si accompagnerà un'idea di sviluppo, mettendo assieme il saper fare e intercettare il cambiamento. Per questo qui Artiginegna, gli artigiani, trovano lo spazio ideale». Per avvicinare le persone alla Manifattura, ieri Olivi ha annunciato la volontà di costituire un comitato di indirizzo che sviluppi nuovi progetti di coinvolgimento.
Anche il sindaco di Rovereto Valduga ha parlato di ricucitura urbanistica: «La comunità si riappropria di questi spazi, anche in forza di un rapporto intimo che lega da sempre la città all'artigianato». Un ruolo, quello dell’artigianato, rivendicato anche verso il futuro: e per questo ieri era presente all’inaugurazione il presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti: «L’artigianato è responsabilità sociale: noi produciamo qui, non esternalizziamo, siamo legati al territorio dove operiamo. E guardiamo al futuro: le piccole imprese esportano sempre di più all’estero, e le ricerche ci dicono che c’è più mercato nella personalizzazione dei prodotti, più che nella standardizzazione». E così Marco Segatta, omologo provinciale di Merletti, ha ricordato come l’artigianato sia fondamentale nel mantenere le comunità di montagna.
Artingegna alla Manifattura racconta proprio queste cose, e visitandola ci si imbatterà in parecchie sorprese. Non è solo “fiera”, tuttavia, ci saranno seminari per gli stessi artigiani, incontri e intrattenimento (ieri sera concerto con Candirù, Red Solution, Fanfara Tigre, stasera monologo di Lucio Gardin, domenica pomeriggio gran finale con la Wind Orchestra). La mostra sconfina anche nel vicino parco Fedrigotti, occupando anche il tratto di viale Vittoria di fronte all'ingresso della storica fabbrica, con spazi per famiglie. In particolare, i giardini saranno in questi giorni il "parco dei mestieri", dove si potrà assistere a dimostrazioni pratiche e laboratori. E, come ogni festival che si rispetti, non può mancare la buona tavola. All’interno di Artingegna c’è lo stand ristorante, con le associazioni Zattieri e Un Borgo e il suo Fiume, che garantiranno piatti di ottima qualità ai visitatori.
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