«Accademia, rapporti da chiarire con Laba»
Interrogazione di Zenatti: manca documentazione per Palazzo Todeschi, la sede della nuova scuola
ROVERETO . Porta la firma di Marco Zenatti di Progetto Città un’interrogazione che chiede lumi sugli accordi stipulati con a Laba Trentino Srl. In agosto la giunta aveva firmato una delibera che assegnava alla Labala concessione in uso del terzo piano di Palazzo Todeschi con l’obiettivo di far nascere in città un’Accademia di Belle Arti. Laba ha sede ad Arco e i suoi soci sono Roberto Dolzanelli, Luigi Bracchi, soci della Laba di Brescia, Enzo Bagatoli Enzo di Dro-Pietramurata con il 22%, Paolo Colombini Paolo di Fornace con il 17%, e Laba Srl Brescia con il 5%. «Pertanto la maggioranza della Laba Trentino Srl è di Brescia» nota Zenatti, che già in ottobre aveva chiesto delucidazioni con un’interrogazione, alla quale l’assessore Tomazzoni, «curiosamente non dal sindaco o dall’assessore all’istruzione» osserva Zenatti, «che confermava l’avvio, da parte della Laba Trentino “dell’attività di introduzione alla formazione accademica con incontri, workshop e convegni a primavera 2018”». Ma la risposta, secondo Zenatti è incompleta, perché di quesiti erano parecchi, non avevano avuto risposta e riguardavano in particolare la documentazione sugli accordi presi dal Comune con Laba, più volte sollecitata dal consigliere. Inoltre Tomazzoni aveva anche affermato che i lavori a cura dell’edificio e a spese di Laba dovevano iniziare in dicembre e concludersi a fine gennaio. «Lavori quindi che dovrebbero essere già conclusi, rispetto ai quali si chiede la seguente documentazione: quella comunale, riferita alla situazione patrimoniale autorizzativa e quella provinciale trattandosi di un immobile tutelato dai Beni Culturali». Nel merito Zenatti chiede se questa fase riguardi la sede didattica di Torbole o quella roveretana. Agli atti ci sarebbe anche una corrispondenza messa a protocollo a giugno 2017 in cui il sindaco ipotizza per la Laba una sede a palazzo Todeschi, e Dolzanelli manifesta interesse per gli spazi all’ex Peterlini. Per Zenatti, rendendo evidente l’avvio di «trattative esclusive» con Laba in un trasporto viziato da «un’ anomala procedura “privatistica” (...) in assoluta dimenticanza delle norme che regolano i rapporti istituzionali e le modalità di affidamento di concessioni pubbliche». Mentre di fatto, sostiene Zenatti, Laba «è una impresa commerciale con evidenti fini di lucro».