Viabilità modificata, le critiche di Ravagni e Del Fabbro
ARCO. Se per il vice sindaco di Arco Stefano Bresciani il sistema Rivetta, con annessa modifica alla cartellonistica per portare i turisti da Nago a Riva passando per Arco, è un esempio virtuoso di...
ARCO. Se per il vice sindaco di Arco Stefano Bresciani il sistema Rivetta, con annessa modifica alla cartellonistica per portare i turisti da Nago a Riva passando per Arco, è un esempio virtuoso di gestione unitaria del territorio, di tutt’altro avviso è il consigliere comunale di minoranza Andrea Ravagni. «Lo si dica in maniera molto chiara se si vuole che Arco diventi un luogo di passaggio - afferma il consigliere -. Ricordo che durante le primissime fasi di studio sul tunnel della Loppio Busa per cercare di capire dove dovesse uscire la galleria, l’allora sindaco di Riva riferì che non aveva alcuna importanza dove sarebbe sbucato, l’importante era che i turisti raggiungessero la cittadina lacustre. La logica oggi non è cambiata sempre a scapito di Arco». Non contrario alla logica comunitaria di smaltimento del traffico, ma critico sulla tempistica il consigliere Claudio Del Fabbro. «Arco - spiega il capogruppo di SiAmo Arco - non si è ancora dotata di tutte quelle infrastrutture viarie interne, vedi potenziamento di via S. Isidoro, ma non solo, che aiuterebbero il perseguire di questa scelta. Attuarlo ora è, invece, uno sbaglio, via Santa Caterina è già al collasso negli orari di punta e a rimetterci saranno soprattutto le aziende locali». Per Del Fabbro quindi l’amministrazione ha giocato troppo d’anticipo. «Inoltre - continua Del Fabbro - coloro che arrivano dal nuovo tragitto incontreranno diversi cantieri aperti, la ciclabile su via S. Caterina, la ciclabile sul Sarca, il cantiere in centro ad Arco, tutti ostacoli che non faranno altro che accrescere i disagi». Per Ravagni le questioni di viabilità arcensi non sono tema per questa amministrazione. «Mi piacerebbe sapere se la decisione presa in comunione con Riva - s’interroga Ravagni - sia supportata da dati numerici ed eventualmente da quali». Scaricare il traffico sull’Oltresarca aumenterà gli incolonnamenti sulle arterie principali arcensi. «La medesima cosa - spiega Ravagni - accadrà anche con la realizzazione del tunnel che da San Giovanni porta alla Maza. Nell’attesa di portare a compimento l’ultimo tratto di strada in direzione Cretaccio (con ponte sul Sarca) il flusso veicolare verrà fatto defluire ancora una volta verso Bolognano e Vignole. Preoccupazione - ricorda il consigliere - che aveva sollevato lo stesso assessore Tomaso Ricci anche con un articolo sulla stampa. Tutto questo - chiosa Ravagni - mi sembra un’offesa per tutte quante le persone che abitano questo Comune e in particolare i residenti di Vignole e Bolognano». Tempi non maturi o completa avversione il progetto “Rivetta” alle opposizioni di Arco sembra proprio non piacere.
(l.o.)