Un film ed un libro per celebrare la Giornata delle memoria
RIVA. La biblioteca civica di Riva in collaborazione con il centro culturale La Firma celebra la Giornata della Memoria con due iniziative: mercoledì 23 gennaio la proiezione del documentario...
RIVA. La biblioteca civica di Riva in collaborazione con il centro culturale La Firma celebra la Giornata della Memoria con due iniziative: mercoledì 23 gennaio la proiezione del documentario «Watermarks» di Yaron Zilberman (Israele, Usa e Francia, 2004, durata 80 minuti), con inizio alle ore 21 (e proiezioni al mattino riservate alle scuole); e mercoledì 30 gennaio la presentazione del libro «Presidenti» di Adam Smulevich (La Giuntina, 2017), con inizio alle ore 17.30, presente l’autore. Entrambi gli appuntamenti si tengono nella sala al terzo piano della biblioteca.
Il documentario «Watermarks» ricostruisce la storia del club sportivo ebraico Hakoah, e in particolare della sua sezione femminile di nuoto. L’Hakoah (in ebraico «forza») venne fondata a Vienna nel 1909 dal librettista Fritz Löhner e da altri intellettuali di spicco, in risposta al fatto che i club sportivi austrici non accettavano atleti ebrei. Dopo l’Anschluss, nel 1938, i nazisti faranno chiudere la società, nonostante i tanti premi ottenuti e il lustro dato al Paese dagli atleti ebrei. Le sette donne protagoniste di questo docufilm, che sono ormai anziane e hanno ricostruito le proprie vite lontano dall’Europa, ricordano prima la loro giovinezza, fatta di avventure spensierate e record nazionali, poi la precipitosa quanto dolorosa fuga dall’Austria nazista, per ritrovarsi infine, 65 anni dopo, a nuotare tutte insieme in quella piscina che prima delle persecuzioni razziali le aveva viste felici e piene di sogni.
Il libro di Adam Smulevich «Presidenti. Le storie scomode dei fondatori delle squadre di calcio di Casale, Napoli e Roma» ricostruisce le storie dimenticate di Raffaele Jaffe, l’uomo che regalò a Casale un incredibile scudetto alla vigilia della Grande Guerra; di Giorgio Ascarelli, il fondatore del Napoli in una stagione contraddistinta da tante felici intuizioni; e di Renato Sacerdoti, il presidente che per primo fece assaporare ai tifosi della Roma il sogno tricolore. Tre protagonisti del nostro calcio, oggi quasi del tutto dimenticati. Fu il fascismo, e più precisamente furono le leggi razziali, a renderli degli indesiderati. Ascarelli era già morto da tempo quando le leggi entrarono in vigore, ma questo non gli evitò una feroce ritorsione postuma. Jaffe e Sacerdoti, pur convertiti da tempo al cristianesimo, furono relegati ai margini della società. Il primo, in clandestinità, riuscì a scamparla. Jaffe invece, arrestato da militi in camicia nera, terminò la sua vita ad Auschwitz. Questo libro non solo ricostruisce le loro storie, ma getta uno sguardo d’insieme a una stagione di scelte e responsabilità, in ogni senso.