Spiaggia, ipotesi chiusura ad ottobre
Levi: «Se non ci sarà un accordo prima, dispiacerebbe dover arrivare alla richiesta di un custode giudiziario»
RIVA. A fine ottobre la Spiaggia degli Olivi chiuderà i battenti, mettendo con ogni probabilità fine alla gestione della Aspiol. Una conferma, seppure parziale, arriva da Dario Levi, l’imprenditore socio di maggioranza della Aspiol: «Coerentemente con l’accordo integrativo sottoscritto dall’ex presidente Andrea Dalponte, è nostra intenzione risolvere il contratto e consegnare le chiavi. Se chiuderemo a fine ottobre? I contratti dei dipendenti scadono a fine ottobre, ma il mio auspicio è che si arrivi ad un accordo prima con la Lido Immobiliare». In caso contrario? «Dispiacerebbe dover arrivare ad una richiesta di custode giudiziario, visto che all’interno della Spiaggia degli Olivi ci sono beni del sottoscritto per 600mila euro che intendo tutelare».
Chiaro il messaggio di Levi: se si arrivasse al custode giudiziario (cosa per altro non scontato, visto che la decisione spetta al giudice) si allungherebbero non di poco i tempi per liberare la Spiaggia. «Sino ad oggi io ho avuto circa 100mila euro di spese legali - prosegue l’imprenditore - immagino che anche la Lido abbia speso una cifra importante, per altro denaro dei contribuenti: mi auguro che prima o poi qualcuno decida di mettersi a ragionare. D’altra parte per poter trovare un accordo, bisogna essere in due».
«Custodi giudiziari? La proprietà ha tutto l’interesse a conservare perfettamente i beni all’interno della Spiaggia, visto che sono nostri», la replica secca di Giacomo Bernardi, presidente della Lido Immobiliare. «Se la risoluzione arriva per fatti imputabili al gestore - continua l’avvocato arcense - i beni non ammortizzati sono di proprietà della Lido».
Insomma, la battaglia, giudiziaria e mediatica, non accenna a placarsi. Alcune settimane fa, la Aspiol ha chiesto e ottenuto dal giudice un’ingiunzione di pagamento (non esecutiva) relativa alle cifre stabilite dall’accordo integrativo firmato da Dalponte, in particolare quelle relative all’utilizzo da parte della Fraglia dell’emiciclo della Spiaggia. Provvedimento che, ovviamente, al Lido ha impugnato. La stessa partecipata pubblica ha chiesto la riscossione della fideiussione bancaria da 130 mila euro relativa ai canoni di affitto (canoni che la Aspiol non sta versando dall’agosto dello scorso anno). La Aspiol, da parte sua, si è opposta.
Insomma, all’orizzonte non si profila un accordo tra le parti a breve termine.
(g.f.p.)
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