RIVA. «Ha ragione il sindaco sul fatto che i rivani vogliono maggiore sicurezza e che i temi sociali non sono ben amministrati ma per il primo tema ricordo a Mosaner che ad inizio legislatura fummo quasi derisi quando ponemmo il problema della sicurezza in città e poi il vigile di quartiere o una costante vigilanza e frequentazione delle periferie è estremamente necessaria da parte della Polizia locale. Per il sociale chi ha assistito all’intervento della Gatti nella recente seduta del bilancio ha capito quanto Palazzo Pretorio è lontano dalla realtà che moti concittadini purtroppo vivono». Il consigliere comunale rivano della Lega Pier Giorgio Zambotti prende spunto dall’intervista rilasciata al Trentino dal sindaco di Riva Adalberto Mosaner per portare alla luce alcune delle problematiche che attanagliano, a suo dire, la popolazione. Un intervento, il suo, anche alla luce dell’esito delle votazioni di domenica con la Lega che ha fatto incetta di voti pure sul territorio rivano. Per Zambotti i problemi sono diversi: «Non ci sono posti letto per le sempre maggiori emergenze eppure appartamenti vuoti di enti non sembrano mancare. I bisogni delle nuove povertà non sono seguiti a sufficienza, i giovani non hanno un posto pubblico dove ritrovarsi ed il sociale di fatto sembra “mangiato” dai non rivani. Certamente non sono casuali le dimissioni del presidente della Commissione sociale del Comune, persona che tocca quotidianamente i problemi della gente, prima della discussione sul bilancio per cui Mosaner non tardi a fare come aveva fatto con la Serafini. Insomma, il sindaco ha ragione ma solo perché finora ha fatto veramente poco per la sicurezza ed il sociale in città».

Dopo il voto, Zambotti e il collega Luca Grazioli ci tengono a «ringraziare tutti i cittadini che hanno sostenuto il progetto di Matteo Salvini e la Lega, ora nostro preciso intento sarà quello di costruire sul territorio rivano un partito che sia in grado raccogliere tutte le istanze politico amministrative espressione del voto e definire un rapporto chiaro con le altre realtà del centro destra».