Riva, il Comune amplia la videosorveglianza 

Ad Apm è stato commissionato l’incarico di posizionare nuove telecamere a Varone, Sant’Alessandro e Rione Degasperi. La spesa è di 50 mila euro


di Gianluca Marcolini


RIVA. La sorveglianza si fa sempre più stretta, difficile sfuggire alla morsa delle telecamere che ormai tengono sotto controllo quasi tutto il territorio rivano. L’obiettivo del Comune è dare ai cittadini la possibilità di dormire sonni tranquilli, anche grazie all’occhio vigile delle videocamere. La loro presenza è in costante aumento, come prevede il piano municipale della videosorveglianza voluto dall’amministrazione di Riva. Nell’ultima seduta di giunta è stato deciso di mettere sotto controllo un altro tassello di città, ovvero alcune zone dell’immediata periferia, Varone, Rione Degasperi e Sant’Alessandro.

L’esecutivo rivano ha affidato ad Apm l’incarico di posizionare le nuove telecamere che monitoreranno la piazza di Varone, fresca di inaugurazione, l’area intorno alle scuole medie Scipio Sighele, l’accesso alla piscina Meroni, il centro abitato di Sant’Alessandro e Largo dei Mille a Rione Degasperi dove la scorsa estate si erano verificati alcuni episodi di vandalismo.

«Abbiamo deciso di collocare le telecamere nei punti maggiormente sensibili - spiega l’assessore ai lavori pubblici Alessio Zanoni - oppure in risposta ad alcune segnalazioni pervenuteci dai cittadini in seguito ad episodi specifici, come nei pressi di parchi e giardini. Il progetto prosegue, cerchiamo di ampliare la rete della videosorveglianza secondo quelle che sono le esigenze della collettività e in base alle nostre risorse. L’intento è di continuare su questa strada».

La nuova fase della videosorveglianza rivana costerà alle casse comunali circa 50 mila euro (poco più di 48 mila, per l’esattezza, tutto compreso), ovvero i soldi già stanziati ad Apm per la realizzazione dell’intervento che andrà ad integrarsi nel sistema che è già in funzione e che viene gestito dalla società in house del Comune, che tra l’altro dispone di tutte le autorizzazioni necessarie alla custodia prolungata dei filmati (eventualmente a disposizione delle forze dell’ordine). Ma nei piani dell’amministrazione comunale vi è un ulteriore ampliamento della rete. «La nostra idea è di inserire nel bilancio di previsione altre risorse per la videosorveglianza - conclude l’assessore - ma l’ultima parola, come per tutto il bilancio, spetterà al consiglio».













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