«Riva fiere, occorre un approccio più cauto e condiviso»
Iandarino (Upt) lancia una stoccata al sindaco Mosaner sul caso Rfc: «L’incontro non ha chiarito tutti i dubbi»
RIVA. «Non è forse il compito di un’amministrazione tutelare gli interessi di tutti? Io sarei per un approccio più cauto, più informato e, soprattutto, più condiviso». Non è così granitica la tenuta della maggioranza politica di Riva riguardo la vicenda della ricapitalizzazione di Riva Fierecongressi alla quale è chiamata a partecipare anche la Lido di Riva srl, la partecipata del Comune. Alle convinzioni granitiche del sindaco Mosaner si contrappone lo scetticismo di pezzi della sua coalizione. Alcuni solo in via ufficiosa, altri senza paura di uscire allo scoperto. È il caso di Isabella Iandarino, capogruppo dell’Upt.
Anche la consigliera era presente, mercoledì, all’incontro che si è svolto al Palacongressi dove il presidente di Rfc Roberto Pellegrini ha illustrato i termini dell’operazione finanziaria ai consiglieri presenti. «Con una laurea in economia aziendale e una tesi sulle privatizzazioni - spiega Iandarino - sono uscita dall’incontro con qualche ragionevole dubbio mentre ci sono consiglieri che, senza alcuna competenza in merito, si sono dichiarati fin da subito “pienamente favorevoli” al progetto e si infastidiscono se qualcuno alimenta qualche dubbio. Altri, invece pungolano, dietro le quinte, i colleghi consiglieri articolando con grande dovizia di particolari le loro preoccupazioni ma poi, in pubblico, accolgono con grande entusiasmo il progetto».
Iandarino è preoccupata del ruolo futuro che avrà la Lido all’interno di Rfc: «Il presidente Pellegrini ha descritto l’attuale composizione del patrimonio netto della Rfc senza però spiegare bene come avverrà l’aumento di capitale. Non ha specificato quante azioni saranno emesse, ha citato solo il sovrapprezzo di 4,80. A molti possono sembrare dettagli, peccato che questi dettagli rappresentino una differenza sostanziale per Lido Srl, controllata da Comune e Trentino Sviluppo: se l’aumento di capitale di 3.000.000 euro avesse incrementato interamente il capitale sociale di Rfc, la Lido Srl, si sarebbe trovata con una quota che passava dal 44,5 % al 13,2% e così anche le quote sull’immobiliare Srl sua controllata. Ho fatto domande precise di chiarimento sull’importo del capitale sociale, dopo l’operazione di aumento di capitale ora prospettata, ma chi mi ha risposto ha confuso il capitale sociale con il patrimonio netto e, malgrado avessi chiesto espressamente che ci fosse un membro del collegio sindacale, pur presente, non è intervenuto in alcun passaggio della serata. Ho chiesto il bilancio della Rfc lunedì e sto ancora aspettando».