dopo la sentenza del tar 

Plateatico in piazza Catena, il Bistrot 16 ci riprova

RIVA. Il Ristorante Bistrot 16 ci riprova. Il locale di proprietà dell’Hotel Europa Srl ha nuovamente presentato domanda in Comune per poter allargare il plateatico. Questa volta, però, l’amministrazi...



RIVA. Il Ristorante Bistrot 16 ci riprova. Il locale di proprietà dell’Hotel Europa Srl ha nuovamente presentato domanda in Comune per poter allargare il plateatico. Questa volta, però, l’amministrazione, prima di rispondere, ha deciso di avvalersi della consulenza di un legale, nello specifico l’avvocato Luca Benini.

Com’è noto, infatti, la precedente richiesta, che di fatto prevedeva di togliere gran parte del plateatico al Moby Dick per darlo al Bistrot, aveva preso la strada giudiziaria. Il Comune, infatti, aveva revocato l’assegnazione al locale di Valter Pilo con l’intenzione di ridisegnare le assegnazioni. La soluzione aveva trovato il totale dissenso di Pilo, che si era rivolto al Tar, incassando una sonora vittoria. La giustizia amministrativa, infatti, aveva dato pienamente ragione al titolare del Moby Dick, annullando la revoca degli spazi e “bacchettando” il Comune di Riva.

Alla base del contenzioso, l’interpretazione delle zone di affaccio dei locali sulla piazza.

Ora il Bistrot 16 torna alla carica, di fatto chiedendo gli stessi spazi di prima, anche se - si legge nella delibera di assegnazione dell’incarico all’avvocato Benini - ci sarebbero “elementi di novità” nella domanda presentata dalla società.

Visto il precedente contenzioso, tuttavia, la giunta comunale ha deciso di tutelarsi nominando un consulente legale, al quale rivolgersi eventualmente anche in altre situazioni spinose.

Il tema dei plateatici è diventato particolarmente complesso negli ultimi anni. Una situazione legata in modo particolare all’aumento esponenziale degli esercizi pubblici e alla relative richieste di spazi esterni. Proprio nei giorni scorsi è iniziata la punzonatura delle aree concesse ai locali, questo per delimitare in modo chiaro ed inequivocabile le zone dov’è possibile posizionare i tavolini, così da evitare conflitti tra locali stessi ma anche con i cittadini.

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