Nago piange Fabio Stefenelli
Per tutti era “l’elettrotecnico”: stroncato da un malore a 73 anni
NAGO-TORBOLE. Ha suscitato grande commozione, a Nago-Torbole, l’improvvisa scomparsa di Fabio Stefenelli. Un malore lo ha colto nella prime ore dello scorso sabato, a settantatrè anni, e non gli ha lasciato scampo. Privando la comunità di un amico, strappando alla famiglia, da lui profondamente amata, un marito, un padre e un nonno attento e generoso. Persona gentile e solare, Stefenelli era per tutti “il Fabio elettrotecnico”, colui che aveva installato i primi impianti d’antenna in tutto il paese, e portato la televisione nelle case quando essa era ancora una novità o un privilegio per pochi. “Sei di Nago se… t’hai comprà en televisor dal Fabio”, ha scritto qualcuno ieri sui social, testimonianza di come, negli anni, sia stato per molte famiglie un vero e proprio punto di riferimento. Una vita, la sua, dedita al lavoro, che ha sempre svolto con grande passione e alla continua ricerca di nuove idee. A soli nove anni si turnava con i suoi dieci fratelli nella vendita dei biglietti della Mar alla stazione di Nago, gestita dal papà Antonio (già sindaco di Nago-Torbole, così come, successivamente, il fratello Francesco) e dalla mamma Amalia, e, ancora adolescente, aiutava a servire caffè e aranciate al bar Giardino, prima di trovare un posto come tecnico alle Cartiere. Il suo spirito imprenditoriale, però, lo ha spinto ben presto a lanciarsi verso le “nuove avventure” del mercato della tecnologia, e ad aprire diversi negozi di elettronica, prima in centro a Nago, poi ad Arco e a Rovereto. Un mondo che lo ha sempre affascinato e in cui ha coinvolto molti ragazzi del suo amato paese. Ormai prossimo alla pensione, ma per nessun motivo intenzionato a smettere di lavorare, Fabio si è ritirato per qualche anno in un piccolo negozio nel centro storico di Rovereto con le sue adorate macchine da cucire, poi, “supplicato” dalla famiglia che gli chiedeva di godersi la tanto meritata pensione, ha trovato soddisfazione con le attività gestite dalle figlie, prima alla rosticceria Pic Nic di Torbole, poi, fino a venerdì, alla Tabaccheria Vittoria. Una vita però, soprattutto, dedita all’amore, quello per la moglie Mirella Mazzoldi, la parrucchiera “biondina” conosciuta poco prima di partire per il servizio militare e con la quale, quest’anno, ha festeggiato il quarantacinquesimo anniversario di matrimonio, e per le figlie Sandra, Anna e Fabiana, a cui ha trasmesso il grande valore della famiglia e l’abitudine di ritrovarsi ogni domenica per stare a tavola tutti assieme. Non da meno quello per la comunità di Nago, che ha sempre avuto nel cuore e che ha servito costantemente, anche attraverso il Gruppo Alpini. Fabio lascia nel dolore più profondo Mirella, Sandra con Matteo, Anna con Raffaele, Fabiana con Nicola, i nipoti Mattia, Valerio e Alessia, tutti i parenti e quanti gli hanno voluto bene. I suoi funerali verranno celebrati oggi, alle 14.30, partendo dalla Chiesa arcipretale di Nago.