Molinari apre  la sua sede: «Più vicini alla gente»

Riva. «Ripartiamo» è il motto della coalizione moderata, di centrosinistra-autonomista, che appoggia la candidatura di Claudio Molinari, già senatore della Repubblica e sindaco di Riva. Lo slogan...


NICOLA FILIPPI


Riva. «Ripartiamo» è il motto della coalizione moderata, di centrosinistra-autonomista, che appoggia la candidatura di Claudio Molinari, già senatore della Repubblica e sindaco di Riva. Lo slogan campeggia su una delle due vetrine della nuova sede, inaugurata ieri mattina con tanti amici e futuri candidati, nel palazzina di Rione Degasperi che si affaccia sul distributore di benzina, un tempo “regno” di Manlio Patuzzi. Un’inaugurazione informale, ma significativa della volontà dell’ex sindaco di riportare la politica in mezzo alla gente. Togliendo così forza ed energia ai “social”, fatti di post velenosi, per insinuare, attaccare questo o quell’avversario politico o «delegittimare».

Il coronavirus ha dato una «scoppola al mondo che cambierà radicalmente molte nostre abitudini - attacca il candidato moderato - stiamo vivendo in una situazione di emergenza, non prevedibile, che a Riva ha messo in ginocchio l’industria più importante del territorio, il turismo». Il primo cambiamento sociale sarà nelle abitudini quotidiane: «Dovremo recuperare le relazioni interpersonali».

L’ex sindaco Molinari non si è addentrato nel suo programma politico, ma ha fatto capire alle decine di persone presenti all’esterno della sede, il suo modo di fare politica. «Sostanza e trasparenza, con un solo obiettivo: l’interesse dei cittadini rivani - specifica - Il vulnus deve essere quello recuperare i contatti sociali». Molinari si augura soprattutto una campagna politica leale, magari all’insegna anche della leggerezza. Ha ricordato i tempi dell’”Alber della maldicenza”alla Rocca. Oppure il primordiale “Pont dei Strachi”, legato all’indolenza dei suoi concittadini. «Quelli erano i tempi in cui prendersi in giro era salutare per la vita della comunità - ribadisce Molinari - io ho una autentica idiosincrasia per sms e messaggi social». Quindi ha salutato gli amici con un messaggio chiaro: «Dobbiamo mantenere i piedi per terra, dobbiamo recuperare l’identità della cittadinanza». Infine, ha portato l’attenzione a quanto sta succedendo oltre confine, alle migliaia di profughi in fuga dalle zone di guerra: «L’accoglienza sta alla base del nostro sistema economico. Ricordatelo bene».













Scuola & Ricerca

In primo piano