«Manca una visione strategica per Riva»
Le minoranze sparano a zero sulle scelte dell’amministrazione. Ma nessuno parla più del futuro dell’ex Cattoi
RIVA. Si è prolungata fino a tarda notte la seduta di lunedì del consiglio comunale di Riva riunito per approvare il bilancio del 2018. Un dibattito senza grandi sorprese (proseguito ieri sera fino al voto finale) e con poche osservazioni puntuali alla programmazione economica proposta dalla giunta.
Il Movimento 5 Stelle ha criticato un bilancio «che si limita alla gestione ordinaria e spezzettata senza una visione globale e strategica per il futuro della città», un giudizio nel suo complesso negativo «perché purtroppo anche quest’anno è mancata la volontà di ascoltare i cittadini e di trovare con loro soluzioni innovative per migliorare la vita economica e sociale di Riva». L’assenza di una visione strategica per il futuro della città è il giudizio generale condiviso dalle forze politiche di minoranza, che hanno puntato il dito contro alcune delle opere più significative, a partire dal collegamento stradale della Loppio Busa definito dal consigliere Prada «un’opera inutile. Non stiamo risolvendo il problema dei flussi di automobili verso il Garda, stiamo semplicemente spostando il traffico da un posto all’altro». Della stessa opinione Stefano Santorum: «Che senso ha spendere tutti questi soldi per un’opera che non risolve il problema ma realizza semplicemente la circonvallazione di Nago-Torbole?». Critiche sono state espresse anche sul progetto di ristrutturazione della gelateria Punta Lido di cui, dopo l’assemblea pubblica dello scorso novembre, non si è saputo più nulla, o quello per l’ascensore del Bastione per il quale non si è mai chiesta l’opinione dei cittadini rivani. E tuttavia, tra i tanti spunti di discussione affrontati o appena accennati, il convitato di pietra è stato il tema del futuro dell’area ex Cattoi. Sulla questione spinosa il sindaco ha preferito glissare, non facendone alcun cenno nella sua relazione, lo stesso hanno fatto tutti gli assessori intervenuti per illustrare le attività svolte e quelle in programma per il 2018. Così l’argomento che è stato al centro del dibattito cittadino per lunghi mesi e che ha messo a dura prova gli equilibri politici all’interno della stessa maggioranza, è passato sotto praticamente inosservato. Improvvisamente il tema è stato derubricato a questione di secondo piano. (a.c.)