Loppio-Busa, partiti i lavori del tunnel
Festeggiata, ieri, la posa della prima pietra nel cantiere a passo San Giovanni. Via libera al terzo lotto Maza-Cretaccio
ALTO GARDA. Serviranno almeno tre anni e mezzo di tempo (1.275 giorni secondo il contratto) prima di poterla percorrere in macchina, entrando nella galleria dalla parte di passo San Giovanni e sbucando al di sopra della Maza, o viceversa. Si dovrà attendere fino al 2022 ma ciò che conta è che finalmente i lavori sono cominciati. Ufficiosamente già da qualche settimana, ufficialmente ieri mattina. Nel cantiere del tunnel che trapasserà la montagna fra l’Alto Garda e la Vallagarina è stata festeggiata la posa della prima pietra. Un momento destinato ad entrare nella storia della comunità altogardesana e che è stato fissato nel tempo dalla firma della pergamena (che rimarrà per sempre cementata nella struttura portante della galleria) da parte degli amministratori provinciali e locali.
Tanti i politici presenti: il presidente della Provincia Ugo Rossi, gli assessori Mauro Gilmozzi e Tiziano Mellarini, il presidente della Comunità Mauro Malfer, i sindaci Gianni Morandi (Nago Torbole), Alessandro Betta (Arco), Adalberto Mosaner (Riva), Tenno (Gian Luca Frizzi), Drena (Tarcisio Michelotti), Stefano Barozzi (Mori), i consiglieri provinciali Luca Giuliani e Lorenzo Baratter, la deputata Vanessa Cattoi, molti assessori e consiglieri comunali locali, il capitano dei carabinieri Marcello Capodiferro, la Polizia locale, la Guardia Forestale. E naturalmente i tecnici, i titolari e soprattutto gli operai del Consorzio Stabile sac Costruzioni Società Consortile e Martinelli & Benoni srl, le ditte che si sono aggiudicate l’appalto. Un’opera del costo complessivo di circa 107 milioni di euro, progettata dall’ingegnere Mario Monaco della Provincia. L’ingegnere Carlo Benigni si occuperà della direzione lavori mentre il geometra Franco Micheli coordinerà la sicurezza.
«L’opera ha come obiettivo migliorare la qualità della vita di questo territorio e renderlo ancora più attrattivo», ha sottolineato il presidente Ugo Rossi aprendo il cerimoniale che si è concluso, prima del brindisi, con la benedizione impartita da don Franco Torresani, parroco di Bolognano, alla prima pietra che è stata posizionata nel cemento. «Quando all’inaugurazione della redazione di Riva del giornale Trentino avevo dichiarato che questo giorno sarebbe arrivato molto presto forse nessuno mi aveva creduto veramente, invece eccoci qui», ha commentato Mauro Gilmozzi, che in mattinata ha incontrato i sindaci e il presidente Malfer, in Comunità, per fare il punto soprattutto sul terzo lotto dell’opera, quello del collegamento fra la Maza e il Cretaccio. L’intervento costerà circa 12 milioni. «La progettazione e l’appalto sono previsti indicativamente entro due anni - ha assicurato Gilmozzi - e si procederà con un gruppo misto di progettazione, attraverso il quale saranno coinvolti i principali attori territoriali nelle scelte paesaggistiche».