Levi: «Le chiavi? Non le restituisco»
Spiaggia degli Olivi, ieri il presidente della Lido Immobiliare come previsto non si è presentato dal notaio
RIVA. Come anticipato nei giorni scorsi, Giacomo Bernardi, presidente della Lido Immobiliare, non si è presentato ieri alle 15 nello studio arcense del notaio Piero Avella. A quell’ora era prevista la registrazione dell’accordo integrativo sottoscritto il 24 marzo scorso dall’ex amministratore unico Andrea Dalponte e oggi ritenuto non valido dalla Lido. In quell’accordo Dalponte si era impegnato a rilevare entro il 31 maggio la Aspiol facendosi carico delle spese sostenute dalla società e garantendo il passaggio dell’intero personale dalla vecchia alla nuova gestione. Dal notaio c’era, naturalmente, il socio di maggioranza della Aspiol, la società che ha in gestione la Spiaggia, l’imprenditore di origine romana Dario Levi.
Questa mattina, invece, alle 8 era prevista la consegna delle chiavi della Spiaggia da parte di Levi, ma non accadrà nulla. L’imprenditore ha chiarito che non si presenterà e quasi certamente non si presenterà alcun rappresentante della Lido, nonostante i proclami dei giorni scorsi. Di certo non ci saranno i legali della società pubblica, come hanno comunicato ieri ai colleghi che rappresentano la Aspiol.
«Le chiavi? Non le restituisco - ha detto ieri Dario Levi - abbiamo ritenuto che lasciare il locale in assenza di una risposta costruttiva rispetto all’accordo non avrebbe tutelato le centinaia di migliaia di euro che sono stati investiti in questo progetto. Prima di lasciarlo - prosegue l’imprenditore romano - vogliamo sapere quali sono le intenzioni della Lido Immobiliare». Poi Levi riserva una stilettata all’attuale presidente della Lido Immobiliare, l’avvocato Giacomo Bernardi: «Non è con le dichiarazioni alla stampa che si decide se un contratto è valido o meno, questo eventualmente lo stabiliranno i giudici - l’affondo dell’imprenditore - intendo difendere il mio patrimonio: mi paghino per ciò che ho fatto e poi gestiscano il locale come meglio credono».
Levi, così come ha fatto il direttore del locale il giorno prima, ha manifestato preoccupazione per le conseguenze che le polemiche stanno avendo sull’attività del ristorante: «Stiamo subendo enormi pressioni da persone che hanno già prenotato per degli eventi alla Spiaggia». (g.f.p.)