Lago di Garda, famiglia sul gommone sorpresa dal nubifragio: salvata dalla polizia
Il dirigente Ascione: “Ricordare sempre che le condizioni climatiche sia al lago che in montagna possono costituire un pericolo grave”
LAGO DI GARDA. Nelle ultime settimane per i continui cambiamenti atmosferici sono stati molti gli interventi della Squadra Acque Interne e degli altri attori della sicurezza lacuale sul lago di Garda. Non sempre, però, le unità navali, sia per le condizioni di tempo, sia per gli interventi in atto, sia per gli oggettivi pericoli per l’incolumità dei soccorritori, riescono ad intervenire.
In alcune circostanze, peraltro, le persone si pongono volontariamente in condizioni di pericolo mettendo a repentaglio anche la vita dei soccorritori.
Sono, infatti, ripetuti gli avvisi ai naviganti e le numerose comunicazioni per gli eventi temporaleschi che possono verificarsi.
Tutto ciò però non sempre viene considerato un pericolo imminente tanto che nel week end scorso una famiglia con figli minorenni, sfidando le previsioni del tempo, che prevedeva una allerta gialla, a bordo di un gommone si sono spinti fino alla Casa della trota. Una volta arrivati nei pressi della cascata sono stati sorpresi da un violento temporale che ne comprometteva il ritorno a riva.
A quel punto gli improvvisati naviganti contattavano, tramite il 112, il Commissariato di P.S. di Riva del Garda. Sul posto immediatamente si recava la Volante della Polizia di Stato. Gli agenti con non poca difficoltà e dopo aver scavalcato delle recinzioni riuscivano a percorrere la strada che dalla statale porta fin giù alla riva ed a raggiugere un pontile a pochi metri dai cinque. Una volta giunti sulla banchina i poliziotti, sotto l’acqua battente e il forte vento, riuscivano, con l’ausilio del gommone a traghettare i 5, infreddoliti, turisti dal pontile dove avevano trovato riparo alla terra ferma.
“Bisogna sempre ricordarsi, commenta il vicequestore Salvatore Ascione, dirigente del Commissariato di P.S. di Riva del Garda, che le condizioni climatiche sia al lago che in montagna possono costituire un pericolo grave, soprattutto laddove non si seguono i consigli diramati dalle autorità competenti, che se da una parte hanno lo scopo di tutelare la pubblica incolumità, dall’altro ci permettono la serenità di poter godere appieno delle bellezze del nostro territorio”.