il lutto

La comunità di Riva piange la scomparsa di Stefano Chistè, 46 anni. I funerali sabato nella chiesa di Rione Degasperi

Un male terribile ha privato del suo sorriso la moglie Monica, il figlio Manuel, la sua numerosa famiglia e i tantissimi amici del mondo del calcio, la sua grande passione: faceva parte dello staff tecnico delle giovanili della Benacense



RIVA. Altre lacrime da versare, un altro lutto che va ad aggiungersi ai tanti, troppi, che in queste settimane hanno colpito duramente la comunità dell’Alto Garda, e Riva in particolare. Un’altra croce troppo giovane, una grossa perdita per chi lo conosceva, i tanti amici del calcio, i colleghi di lavoro in cartiera, la famiglia che si era creato ancora in giovane età e che un destino maledetto ha voluto spezzare nel fiore degli anni.

Riva del Garda piange la scomparsa, ad appena 46 anni, di Stefano Chistè. Un male di quelli che colpiscono senza preavviso, e che ti lasciano solo il fiato per tante lacrime e sofferenza, togliendoti all’affetto dei tuoi cari in un amen, si è portato via il sorriso di Stefano e privando della sua gioia gli amici, la moglie Monica e il figlio Manuel, la sua numerosa e bella famiglia, la Benacense, la sua passione sportiva da sempre, prima come giocatore e poi nello staff tecnico delle giovanili, dagli allievi alla juniores. Ma tutto il calcio altogardesano lo conosceva e ne apprezzava soprattutto le doti umane, ecco perché la sua scomparda lascia un vuoto tremendo nella comunità.

«Prenditi tempo per ridere perché il riso è la musica dell’anima. Prenditi tempo per donare perché il giorno è troppo corto per essere egoista. Prenditi tempo per amare ed essere amato perché questo è il privilegio dato da Dio. Prenditi tempo per essere amabile perché questo è il cammino della felicità», le toccanti parole che i suoi cari hanno voluto dedicargli annunciandone la scomparsa. 

La cerimonia funebre avrà luogo sabato 17 luglio alle 10.30 nella Chiesa superiore di San Giuseppe a Rione Degasperi. GL.M.













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