I pazienti Covid-19 solo al quinto piano Il 3° si riorganizza 

L’ospedale di Arco. Il primario di pneumologia, Romano Nardelli, «contento e piacevolmente colpito» dal successo di #restiamouniti


Nicola Filippi


ARCO. All’ospedale di Arco è partita la “Fase Due”, la riorganizzazione interna dei reparti. Segno importante dell’effettivo calo, in termini numerici, di pazienti affetti da Coronavirus. Le sale operatorie al terzo piano che erano state allestite per i pazienti Covid-19 stanno tornando alla loro vecchia funzione. La ventina di ammalati sono concentrati al quinto piano. «Da ieri (mercoledì, ndr) siamo al lavoro sulla ristrutturazione interna e procediamo alla sanificazione di tutti gli ambienti del piano per avviarlo a destinazioni diverse», conferma il primario di pneumologia, il dottor Romano Nardelli».

Il Trentino lo aveva anticipato nei giorni scorsi. L’Azienda sanitaria provinciale - come aveva spiegato il direttore del Servizio ospedaliero provinciale Guarrera - stava lavorando alacremente alla riorganizzazione dei reparti. Detto, fatto. Mercoledì è successo. «Anche noi - conferma il primario Nardelli - ci stiamo riorganizzando». I contagi da Covid - 19 diminuiscono, «fortunatamente la pressione è significativamente calata, anche all’esterno». Ma l’attenzione deve restare alta, perché il virus non è stato debellato: «La pressione è calata ma non scomparirà, almeno a breve, però la tensione e i numeri ci permettono di tornare a fare i medici - racconta ancora il primario di pneumologia- non con l’ansia e la necessità di assistere in contemporanea più pazienti. Ora possiamo tornare a svolgere la nostra professione, applicare le nostre esperienze e le nostre capacità in maniera diversa, su un numero di pazienti più basso».

Settimane intense, estenuanti, sfibranti, all’interno, vissute dall’esterno con grande partecipazione. «I tanti messaggi di sostegno, le lenzuola appese all’esterno ci hanno dato sostegno - ammette il dottor Romano Nardelli - sono segnali forti, importanti». Fanno morale, insomma. Come l’iniziativa spontanea più recente, quella delle magliette solidali #restiamouniti ideate da quattro associazioni locali (Uomo Libero, Moby Dick, Rugby Benacense eLake Side), che in poche ore ha raccolto il denaro sufficiente per acquistare due apparecchiature AirVo2 per la gestione dell’insufficienza respiratoria. «Siamo contenti e piacevolmente colpiti dalla velocità e dall’entità delle cifre raccolte dell’iniziativa - ammette infine il primario - sono strumenti importantissimi che resteranno in dotazione al reparto, anche al di fuori di questa drammatica emergenza».













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