Rogo al rifugio Zugna, forse già fra una settimana la riapertura
È l'obiettivo del Comune (proprietario dell'edificio) e nel quale confida il gestore Thomas Simoncelli. Una corsa contro il tempo per ridurre al minimo le conseguenze del rogo che giovedì scorso ha distrutto il tetto di una parte della struttura
ROVERETO - Il rifugio Zugna potrebbe riaprire (parzialmente) fra una settimana, al massimo dieci giorni. È questo l'obiettivo per il quale lavorano gli uffici comunali (il rifugio è proprietà di palazzo Podestà) e nel quale confida il gestore Thomas Simoncelli (che lo aveva riaperto appena tre mesi fa). Una corsa contro il tempo per ridurre al minimo le conseguenze del furioso incendio che giovedì verso le 17.30 è divampato sulla montagna sopra Rovereto mangiandosi il tetto di parte della struttura che è stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco.
«La parte danneggiata dalle fiamme - spiega il funzionario comunale Gianni Festi - è quella di una parte delle camere, una ventina in tutto mentre l'edificio che ospita il resto delle stanze, la cucina e la sala da pranzo non è stata toccata dal fuoco. Questo permetterà, una volta terminate le necessarie verifiche, di arrivare ad un'apertura parziale del rifugio. La speranza è di poterlo fare in una settimana, dieci giorni, sempre che non sorgano imprevisti».
Questo significa che al rifugio si potrà tornare a mangiare e a dormire e Thomas Simoncelli e il padre - che lo aiuta nella gestione - potrà ricominciare a programmare l'attività.
Inagibile resterà la parte che è stata interessata dall'incendio per la quale è prevista una copertura impermeabilizzante e quindi l'intervento necessario per la ricostruzione del tetto. Intanto sono in corso gli accertamenti per capire le cause del rogo.
Che sia partito dalla canna fumaria sembra acclarato, ma si tratta di capire perché. Nel sfortuna di quello che è capitato, le fiamme non hanno intaccato l'impianto fotovoltaico che permetterà quindi, quando tutti gli accertamenti e le verifiche saranno compiute, di riaprire la cucina per la quale sarà anche acquistata una nuova cucina a gas.
Giovedì i vigili del fuoco volontari di Rovereto, Mori, Vallarsa, Isera, Volano insieme con i permanenti di Trento, avevano lottato contro le fiamme fino alle tre del mattino di venerdì per mettere in sicurezza la struttura e avere ragione dei vari focolai.
Dopo, una pattuglia di 15 uomini era rimasta di presidio per tutta la notte, con autobotti, autoscala e piattaforma pronta ad entrare in azione in caso di un rinnovarsi delle fiamme. Un intervento massiccio che ha permesso di salvare parte della struttura. Ma. D.