«Ex Cattoi, troppi candidati schierati con i privati» 

Presa di posizione del Comitato olivaia alla vigilia dell’incontro sulla variante: «L’amministrazione ha il dovere di trovare soluzioni per la cittadinanza»



RIVA. Alla vigilia dell’incontro pubblico (4 ottobre) in cui verranno resi noti i risultati del percorso partecipativo relativo alla variante relativa, tra l’altro, ai piani attuativi scaduti, il Comitato olivaia interviene sul dibattito sull’ex Cattoi. Un intervento critico nei confronti dei molti candidati alla elezioni provinciali che si sono schierati contro l’amministrazione Mosaner e a favore dei privati.

«Non passa giorno - si legge nel documento -che qualcuno non cerchi un po' di visibilità sparando sulle occasioni mancate dell'amministrazione che non partecipò all'asta o difendendo i presunti diritti acquisiti di imprenditori e finanzieri che hanno azzardato la speculazione ben sapendo che la destinazione urbanistica era da ridefinire. Non c'è ora alcun diritto reale acquisito, perché nessuna concessione edilizia è stata staccata».

«Ciò a cui deve guardare un Comune è l'interesse della comunità - prosegue la nota del Comitato - non si vede perché - in questo caso - le pretese dei proprietari dovrebbero avere più peso, e tanti personaggi ne perorino le richieste, rispetto alle pretese di tutti gli altri proprietari del Comune che ambirebbero a costruire o ad ampliare. Perché non c'è tutto questo supporto per quelli che hanno un pezzo di terra e vogliono costruire o hanno visto ridefinire come non edificabili i loro terreni o hanno una casa che non possono ampliare? Forse perché non hanno tutte le risorse di denaro che sono pronte a convogliarsi nelle betoniere all'area ex Cattoi? Se l'amministrazione cede e persegue gli obiettivi dei privati invece che ragionare su ciò di cui han bisogno le persone che vivono qui - continua il documento - sappiano gli altri (con una casetta o un fazzoletto di terra) che è così che bisogna comportarsi, battere i piedi, affiggere un cartellone e pretendere di dare un parcheggio in cambio di 100 metri cubi, o un'aiuola in cambio di 50 metri cubi: che bel vantaggio per la Comunità».

«C'è l'occasione per destinare l'area a verde e renderla un bel luogo restituito alla natura e alla cittadinanza. Immaginate di essere a Merano, immaginate che non ci fossero ancora i giardini Trautmann e immaginate che l'amministrazione dovesse decidere se lasciar costruire, ascoltando imprenditori e improvvisati supporter, o farci un parco: vi è chiaro - termine la nota - dove sta l'interesse della Comunità?»













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