Ex Cattoi, «no» del Consiglio ad Hager
Crepe in maggioranza: Betta, Giuliani (Pd) e Serafini (Patt) si astengono con cinque consiglieri di minoranza
RIVA. Improcedibile. Sul progetto di edificazione dell’area Cattoi il Consiglio comunale di Riva ieri sera ha messo un punto fermo rigettando “l’istanza di approvazione del piano di comparto riferito all’area Cattoi nord per improcedibilità determinata dalla sopravvenuta decadenza del Piano per la Fascia Lago, giunto alla sua naturale scadenza il 24 marzo 2017”. Tradotto: sono passati i dieci anni previsti per il piano per la fascia lago e, non essendo state realizzate le opere di urbanizzazione previste, a questo punto non si può fare più nulla, qualunque progetto diventa inaccettabile. Nessuno spazio a proroghe, come ha chiarito anche la Provincia, nessuna opzione da percorrere se non quella di avviare una nuova programmazione urbanistica.
Dopo molti mesi passati a studiare le carte, a chiedere pareri legali, a chiarire le posizioni politiche, finalmente si va avanti. Con qualche strappo pesante. Nella seduta di ieri, infatti, non ci sono state le paventate assenze, l’Upt con la consigliera Iandarino ha votato a favore, ma Giuliani e Betta del PD e Serafini del Patt, cosí come buona parte delle opposizioni hanno optato per l’ astensione mentre gli unici due consiglieri a disertare la seduta sono stati Luca Grazioli della Lega Nord e Marco Martini del Patt. Alla fine anche se nessuno si è espresso apertamente contro la pronuncia di rigetto, in molti hanno fatto la scelta di non partecipare affatto.
Le critiche rivolte al sindaco non si sono concentrate sul provvedimento da adottare ma si è ritornati sulla mancata acquisizione dell’area, oggi in mano alla cordata guidata da Heinz Peter Hager, da parte di un soggetto pubblico all’epoca dell’asta giudiziaria, “il vero fallimento di questa Giunta” secondo il consigliere Zambotti. Una sconfitta anche per il M5S che si è astenuto ma si dice disposto a collaborare alla nuova programmazione. Il Pd, con il capogruppo Bertoldi, ha replicato alle accuse: “Chi comprava l’anno scorso sapeva a cosa andava incontro, sapeva che il piano era in scadenza. Chi avrebbe dovuto intervenire in quel momento era la Provincia. Non lo ha fatto e giudico questo un fatto grave”.
Con il voto di ieri tutte le considerazioni sugli errori e le occasioni mancate entrano a fare parte del passato. Da domani si guarda avanti. “Sull’area Cattoi abbiamo discusso anche troppo – ha detto il sindaco Mosaner - il diniego è un atto semplice, coerente con le norme, che va votato, se non si vuole votare vuol dire che si scappa. Ora si apre una nuova pagina, improntata sulla trasparenza e sulla partecipazione anche se ci saranno delle problematicità nella discussione. Abbiamo un anno di tempo per cercare di dare una migliore interpretazione della volontà generale sull’area in e più in generale sulla fascia lago”. (a.c.)