De Laurentis: «Respingiamo l’invito di Betta»

Aarco. Alla vigilia dell’ennesimo consiglio comunale, convocato in urgenza per questa sera, sempre nell’intento di approvare la seconda e definitiva adozione della Variante 15, il candidato sindaco...


Leonardo Omezzolli


Aarco. Alla vigilia dell’ennesimo consiglio comunale, convocato in urgenza per questa sera, sempre nell’intento di approvare la seconda e definitiva adozione della Variante 15, il candidato sindaco Roberto De Laurentis interviene sulla questione con una nota personale. «Le quattro forze della coalizione che supporta la mia candidatura a sindaco di Arco - scrive De Laurentis - hanno sempre dimostrato, soprattutto in questo periodo di difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria, un grande senso di responsabilità. E lo dimostra, ad esempio, il notevole impegno del consigliere Giovanni Rullo che, da presidente della commissione attività economiche, ha condiviso con la maggioranza importanti misure a favore di famiglie ed imprese. Con lo stesso senso di responsabilità e di serietà nei confronti della città e della comunità - precisa - non possiamo che respingere l’invito del sindaco Betta a trovare un «accordo politico-amministrativo» sulla variante 15 al Piano Regolatore Generale dopo che, per l’ennesima volta, la sua (ormai ex) maggioranza si è ritrovata senza numero legale in consiglio comunale. Un numero legale che, è bene sottolinearlo, avrebbe dovuto essere garantito da quella maggioranza bulgara che nel 2014 aveva iniziato la consigliatura con ben 16 consiglieri su 22. Respingiamo così l’invito del sindaco poiché, se ci fosse stata davvero la volontà politica e lo si fosse voluto, si sarebbe dovuto aprire, in tempi non sospetti, un serio dialogo con le minoranze. Al fine di trovare una larga condivisione sulla variante urbanistica in nome dell’amore per Arco, della tutela del territorio, degli interessi veri della comunità. Non di quelli privati e individuali che spesso assumono l’aspetto del piacere personale alla ricerca del consenso». Per De Laurentis l’appello lanciato dal sindaco per un accordo, fuori tempo massimo e solo strumentale in funzione dell’ennesimo consiglio comunale, è un espediente tattico «poiché è evidente che il sindaco non riesce né a spiegare né a fronteggiare le enormi contraddizioni e contrapposizioni che scuotono ciò che rimane della sua maggioranza. Dovremmo forse sederci a un tavolo per prima valutare e poi votare un emendamento vergognoso e inqualificabile, da agente immobiliare più che da consigliere, come quello presentato dall’ex-onorevole Ottobre? Dovremmo forse togliere noi le castagne dal fuoco in relazione all’area di Sant’Andrea che vede una maggioranza dilaniata da interessi, contrasti e sensibilità diverse se è vero, come è vero, che qualcuno non è per nulla favorevole a stralciare un’operazione alla quale è invece assolutamente contrario il consigliere Ulivieri? La nostra visione dell’urbanistica è quella di un’Arco in forte movimento, dove c’è un’idea precisa di progetti pubblici funzionali ad uno sviluppo sociale-economico di largo respiro. Noi crediamo opportuno fermarci qui, in attesa di voltare pagina a settembre».













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