Coop Alto Garda, accordo sul contratto integrativo 

Due anni fa la disdetta da parte della cooperativa aveva innescato lo scontro Carotta (Cgil): «Soddisfatti». Ora serve il via libera dell’assemblea dei lavoratori



RIVA. Più di due anni fa era stato il “casus belli”. Nell’ottobre del 2016 la disdetta unilaterale del contratto integrativo dei lavoratori di Coop Alto Garda da una parte aveva fatto emergere la gravità della crisi della cooperativa, dall’altra aveva provocato per la prima volta un solco profondo tra lavoratori e vertici, solco sfociato nel primo storico sciopero. Due giorni fa l’accordo sull’integrativo raggiunto da Cgil, Cisl e Uil con il commissario Maurizio Postal va a chiudere idealmente questo percorso tortuoso.

Mancano ancora le verifiche da parte della Coop e il via libera dell’assemblea dei lavoratori, ma sostanzialmente le parti nell’incontro di giovedì scorso hanno raggiunto un accordo di massima, operativo dall’inizio del 2019 e fino alla fine del 2020, con proroga per gli anni successivi salvo disdetta.

Erano otto i punti sui quali mancava la quadra. Postal ha chiesto ai sindacati di trovare una posizione unitaria su quattro di questi, lasciando invece a Coop il pallino per gli altri quattro. Dopo circa quaranta minuti di discussione, Cgil, Cisl e Uil hanno trovato un accordo tra di loro e con Postal, con le seguenti condizioni per i lavoratori: aumento di 50 euro mensili (per 14 mensilità) sulla retribuzione a prescindere dal premio annuale, che resta invece in vigore sulla base della produttività e dei ricavi; per quanto riguarda le maggiorazioni per il lavoro festivo e domenicale, verrà applicato un aumento giornaliero del 60% a dicembre ed agosto, del 50% negli altri mesi dell’anno; sul fronte della flessibilità degli orari di lavoro, maggiorata nei periodi di carichi superiori e ridotta negli altri, si procederà al pagamento delle ore di lavoro straordinario se non sarà possibile recuperare le ore; per i capinegozio il conteggio delle ore straordinarie si calcola dopo le due ore in più rispetto all’orario contrattuale settimanale. In ultimo, è stato assegnato ad ogni lavoratore un buono spesa da 200 euro per il 2018.

«Personalmente credo sia un'ottima conclusione di una lunga ed intrigata questione – commenta Mirko Carotta, segretario della Filcams Cgil - con la firma di un contratto integrativo che valorizza il lavoro dei dipendenti che storicamente aderiscono alle necessità produttive in termini di flessibilità disponibilità ed impegno, dentro una compatibilità economica rappresentata dal perimetro di spesa a disposizione del Commissario che nella trattativa ha mostrato lungimiranza e rispetto del lavoro e delle parti».

«C’è un accordo di massima – conferma Postal – già lunedì faremo un accordo stralcio per il buono spesa da 200 euro, che daremo in settimana ai lavoratori. Poi lavoreremo sul piano amministrativo per arrivare ad una conclusione della scrittura dell’integrativo entro la fine dell’anno». (g.f.p.)













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