Ciclabile del Garda, Marini chiede lumi sul finanziamento
RIVA. Il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Alex Marini, supportato dal collega Filippo Degasperi, ha presentato tre interrogazioni sul tema della ciclabile del Garda. In una viene...
RIVA. Il consigliere provinciale del Movimento 5 Stelle Alex Marini, supportato dal collega Filippo Degasperi, ha presentato tre interrogazioni sul tema della ciclabile del Garda. In una viene chiesto al presidente della Provincia Maurizio Fugatti se, anche in considerazione della lunghezza del percorso sul territorio di Trento, non ritenga di valutare l’ipotesi di ridimensionare il contributo finanziario provinciale, diretto e indiretto, per la realizzazione della ciclovia del Garda e se intenda intervenire presso il comitato paritetico per la gestione dell’intesa affinché le risorse in dote al fondo dei comuni confinanti siano impiegate in progetti che perseguono un esclusivo interesse pubblico e per favorire prioritariamente lo sviluppo sociale dei comuni più svantaggiati.
Nel secondo atto viene domandato se la Provincia, in qualità di soggetto capofila del progetto della ciclovia del Garda e d’intesa con le Regioni Veneto e Lombardia, il Ministero per le infrastrutture e i trasporti e il Ministero per i beni e le attività culturali, intenda valutare l’ipotesi di sottoporre lo studio di fattibilità dell’opera alla procedura di via (valutazione di impatto ambientale), anche considerando la convocazione di una conferenza dei servizi interregionale, e se Fugatti non ritenga di sollecitare il governo per chiedere l’adozione di provvedimenti normativi di competenza al fine di prevedere procedure di valutazione ambientale per le ciclovie di interesse nazionale anche per assicurare l’applicazione di standard uniformi da parte delle regioni e delle province autonome nella progettazione e nella realizzazione delle opere in relazione all'ambiente naturale che attraversano.
Nella terza interrogazione Marini e Degasperi chiedono al nuovo governatore trentino quali iniziative intenda assumere per garantire l’assolvimento delle funzioni di coordinamento nella progettazione e nella realizzazione della ciclovia del Garda assegnate alla Provincia nel protocollo siglato con Mit, Mibact, Regione Veneto e Regione Lombardia e se, anche alla luce dei rilievi del “Coordinamento per la mobilità sostenibile nel lago di Garda”, non ritenga di verificare il rispetto degli standard tecnici, funzionali e paesaggistici per le ciclovie turistiche di interesse nazionale e internazionale previsti della legge nazionale numero 2 del 2018 e dalla direttiva del Ministero dei trasporti e infrastrutture del 2017. (m.cass.)
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