«Ciclabile, bel progetto Ma ora viene il difficile» 

Positive (quasi tutte) le reazioni dopo la presentazione in Comunità di Valle da parte dell’assessore Gilmozzi. L’input adesso è fare subito il secondo lotto


di Leonardo Omezzolli


RIVA. «Bella». «Non ci dispiace». «Bravi, temevamo il peggio e invece è venuto fuori un buon progetto». La prima unità funzionale delle tre che comporranno il collegamento ciclopedonale trentino, da Riva a Limone, piace. Un plauso quasi a sorpresa viste le numerose titubanze degli ultimi mesi.

Il progetto ha messo d’accordo la platea “tecnica” (categorie commerciali, politici locali, ambientalisti) riunitasi in Comunità di Valle nella serata di martedì per assistere alla presentazione ufficiale del primo tratto trentino della Ciclovia del Garda, alla presenza dell’assessore Mauro Gilmozzi, dell’architetto Enrico Ferrari e dei tecnici provinciali. Complimenti che si concentrato sulla progettazione del primo tratto di ciclabile che prevede la valorizzazione e il riutilizzo delle gallerie già presenti della vecchia gardesana. Da lì in avanti, però, le domande sono molte, i nodi da sciogliere tanti, come il passaggio alla Casa della Trota e la realizzazione del tratto conclusivo per il collegamento con il tracciato di Limone che non hanno ancora una progettualità definita. Lo stesso assessore provinciale, anzi, ha aperto le porte a qualsiasi tipo di idea e suggerimento.

Restando su quanto presentato c’è piena soddisfazione a partire dall’Apt Garda Trentino Spa con il presidente Marco Benedetti che si è complimentato per il lavoro svolto su questi primissimi chilometri. «Diamo atto della qualità della progettazione - ha dichiarato Benedetti - siamo d’accordo che questo era il tratto più facile, ma l’approccio usato è stato di alto livello e siamo certi di essere sulla strada giusta». Benedetti non ha mancato di punzecchia Gilmozzi sulle tempistiche: «Questo collegamento con Limone lo dobbiamo accelerare, mi sento di chiederle di impegnarsi ancora di più».

Soddisfatto anche il primo cittadino di Riva, Adalberto Mosaner, che ha colto l’occasione per presentare l’ultima modifica progettuale del tratto rivano con la ciclopedonale che non attraverserà il centro abitato passando sulla Ss45 bis.

«È stato fatto un bel lavoro di inserimento - ha aggiunto il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi - mi sarebbe piaciuto vedere di più il tratto successivo, quello più complesso. Avrei avuto un metro di misura per capire anche che ne sarà del tratto Torbole Malcesine. Auspico che venga usato lo stesso criterio e approccio utilizzati su questo tratto». Per Morandi, qualsiasi sarà la soluzione che verrà adottata dovrà essere adeguata al contesto.

Positivo anche il giudizio del vicesindaco reggente di Tenno Giuliano Marocchi: «Mi sembra davvero un lavoro ben fatto, che rispecchia pienamente la necessità di inserire armoniosamente nel paesaggio un’opera strategica per il nostro territorio». «Siamo soddisfatti del progetto presentato per questa prima unità funzionale», il commento del consigliere di minoranza della Comunità Ezio Viglietti.

In controtendenza la Lega di Riva con i consiglieri Luca Grazioli e Pier Giorgio Zambotti che sollevano perplessità. «La gente vuole emozioni e il passaggio in galleria sicuramente non ne darà molte - il commento di Zambotti - la speranza quindi è che cambi politicamente la guida della Provincia. Nel frattempo è indispensabile realizzare un collegamento frequente con Limone per persone e bici».

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