Cartiera, una settimana di stop Fedrigoni, il bilancio è buono
Alto garda. Ieri è scattata la sesta fermata delle Cartiere del Garda dall’inizio dell’emergenza Covid-19 (la prima fu il 18 marzo): durerà fino al 14 giugno compreso, con l’attività regolare dello...
Alto garda. Ieri è scattata la sesta fermata delle Cartiere del Garda dall’inizio dell’emergenza Covid-19 (la prima fu il 18 marzo): durerà fino al 14 giugno compreso, con l’attività regolare dello stabilimento che riprenderà lunedì 15. Nel frattempo sono arrivati i risultati finanziari del primo trimestre del gruppo Fedrigoni, a propria volta alle prese con periodi di stop legati al calo degli ordinativi: i dati sono nel complesso positivi, ma il grosso dell’impatto del coronavirus si registrerà solo nel trimestre successivo. L’azienda, che per quel che riguarda l’Alto Garda ha stabilimenti ad Arco e a Varone, ha patito un calo delle vendite relativamente ai settori carta e sicurezza (banconote), che però è stato compensato dalle buone prestazioni delle etichette (il settore di Arconvert), così da chiudere il primo trimestre 2020 con un margine operativo in crescita dell’1,1% rispetto a marzo 2019, per un totale di 45,7 milioni di euro, cifra che include la neoacquisita Ritrama. Questo nonostante i ricavi si siano fermati a 374,2 milioni di euro (-7,9%) a causa del generale calo di domanda (che ha riguardato anche la carta) determinato dal lockdown. In tutto questo va considerato che il bilancio del 2019 era stato buono: 1.171,4 milioni di euro di fatturato (senza Ritrama, ancora non formalmente acquisita), in linea con l’anno precedente ma con un “adjusted ebitda” (utile prima di interessi e imposte rettificato) di 162,7 milioni di euro (+18,7%) determinato dalle performance delle etichette autoadesive, cresciute in ricavi (391 milioni di euro, +4,2%) e volumi, e dai margini operativi in aumento della carta nonostante il fatturato stabile, che ha compensato il calo del settore banconote.
«I risultati del primo trimestre 2020 – commenta l’ad Marco Nespolo – risentono dell’impatto generalizzato dell’epidemia sui mercati a marzo, dopo due mesi in cui il gruppo registrava una buona crescita, e della costante sofferenza del settore banconote, compensati però dagli ottimi risultati delle etichette autoadesive, il cui adjusted ebitda è cresciuto a doppia cifra. Nonostante il momento non favorevole, dunque, stiamo beneficiando delle azioni di trasformazione messe in campo nell’ultimo anno. L’emergenza Covid ci ha imposto delle manovre correttive, ma non ci farà deviare dal piano di sviluppo e dalle iniziative strategiche definite per proseguire nella crescita del gruppo». M.CASS.