Aree produttive, un flop la serata aperta ai cittadini
ALTO GARDA. Sarà stato il tema (Piano stralcio sulle aree produttive), il periodo vacanziero piuttosto che le modalità. Fatto sta che il primo appuntamento con i tavoli di confronto nell’ambito del...
ALTO GARDA. Sarà stato il tema (Piano stralcio sulle aree produttive), il periodo vacanziero piuttosto che le modalità. Fatto sta che il primo appuntamento con i tavoli di confronto nell’ambito del percorso partecipativo è stato un flop in termini di partecipazione. Nella sala udienze dell’Istituto Floriani, oltre ai tecnici della Comunità, c’erano una decine appena di persone, tra le quali i consiglieri di minoranza in Comunità di valle, Ezio Viglietti e Angioletta Maino (che però hanno scelto la strada del silenzio per protesta), i rappresentanti del Movimento 5 Stelle Andrea Matteotti, Claudia Gino e Lucillo Santorum, l’ex sindaco di Arco Mario Morandini, l’ingegner Erminio Ressegotti, e (seppur per una breve apparizione) il vice sindaco di Arco Stefano Bresciani. Presenti anche i quattro «facilitatori» della Provincia, ovvero le figure individuate dall’ente pubblico per favorire e seguire i processi partecipativi.
La serata era stata preceduta proprio dalle forti polemiche innescate da Viglietti, Maino e dalle associazioni ambientalisti, che hanno contestato le modalità con cui è stato portato avanti il processo partecipativo. Al punto che nei giorni scorsi hanno presentato un esposto ai vertici della Provincia, al difensore civico e agli enti per la partecipazione mettendo sotto accusa le modalità di svolgimento dei percorsi partecipativi sul piano stralcio della mobilità e sul piano stralcio delle aree produttive della Comunità Alto Garda e Ledro.
La serata di martedì si è aperta con una dichiarazione, a nome degli ambientalisti, da parte di Ezio Viglietti, che ha ribadito che le associazioni per protesta non avrebbero partecipato. «Non erano presenti neppure i portatori di interesse - ha ribadito ieri Ezio Viglietti - un percorso partecipativo fatto così non ha alcun senso. Mi auguro che la nuova Commissione processi partecipativi della Comunità possa rendere questo iter più efficace».
«Francamente non ci aspettavamo una grande partecipazione - ha detto Malfer - ritengo invece che l’appuntamento sulla mobilità (oggi dalle 18 alle 23.30 ndr) possa raccogliere più interesse».
Sul piano dei contenuti, forse l’aspetto più interessante dell’incontro di martedì ha riguardato l’area Buzzi di Ceole. Com’è noto, da tempo l’attività del cementificio è ferma e non vi sono prospettive per una ripresa del lavoro nello stabilimento. Questo potrebbe portare ad una revisione della destinazione urbanistica dell’area. Un percorso che richiede però non solo l’inserimento nel Piano stralcio, ma il via libera della Provincia, trattandosi di un’area industriale inserita nel Pup. Insomma, tempi abbastanza lunghi.