Ritardi nei sussidi agli stagionali, scontro tra l’assessore Spinelli e i sindacati
Per l’esponente della giunta i ritardi non sono imputabili alla Provincia. Dura la replica di Cgil, Cisl e Uil
TRENTO. Ritardo nell’erogazione dei sussidi a sostegno da destinare oltre agli aiuti statali ai lavoratori stagionali e alle loro famiglie, è tutta colpa dei sindacati. L’accusa è arrivata dall’assessore all’Economia Achille Spinelli nel corso del Consiglio provinciale di ieri, 23 febbraio.
I sussidi preannunciati nei giorni scorsi dalla giunta (tra i 150 e i 950 euro mensili a persona in base a criteri in via di definizione) devono essere messi in campo con estrema urgenza considerata la grave situazione economica causata dall’assenza di reddito che si protrae da mesi dovuta alla mancata apertura degli impianti.
L‘assessore Spinelli ha definito di estrema attualità l’argomento, citando un intervento disdicevole dei sindacati sul tema che accusa la Giunta di inettitudine. Ha ribadito che il lavoro è stato lungo e meditato a sostegno di queste categorie, cercando di coinvolgere imprenditori e sindacati e “i rallentamenti che eventualmente ci sono stati, sono da iscrivere proprio a sindacati, che continuano con una monotona vecchia liturgia lontana dalla realtà”.
La replica dei sindacati
Le dichiarazioni in consiglio provinciale dell’assessore Spinelli, spiegano i sindacati, suonano persino ridicole se non testimoniassero ancora una volta con drammaticità l’inadeguatezza nel gestire l’emergenza occupazionale in atto. “Non siamo noi – spiegato – infatti ad avere la delega assessorile al lavoro e, come è noto, non abbiamo neppure molta voce sulle decisioni della Giunta provinciale.
Ma a smentire l’assessore Spinelli sono i numeri. Da quando la Giunta, a settembre, su proposta di Spinelli ha approvato la prima delibera di modifica dell’attualizzazione dell’assegno unico, con il parere contrario di Cgil Cisl Uil che chiedevano un intervento più estensivo, per un periodo coperto compreso tra luglio e dicembre le domande raccolte sono state poche decine. E’ quindi lo strumento pensato da Spinelli a non aver funzionato. E non può esserci imputata alcuna colpa perché noi avevamo proposto, inascoltati, un’altra soluzione”.
E ancora: “Ed è sempre perché non funzionava la soluzione Spinelli 1, che la giunta ha adottato la soluzione Spinelli 2 modificando la delibera di settembre. In questo caso la Giunta ha accolto parzialmente alcuni nostri suggerimenti, inserendo però una serie di vincoli non concordati che renderanno molto difficile che i 13 milioni di euro stanziati a maggio 2020, possano davvero finire nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori di famiglie colpite dalla crisi, a partire dagli stagionali. Spiace che l’assessore Spinelli scada nella polemica spiccia. A noi invece interessa risolvere il problemi delle lavoratrici e dei lavoratori. E daremo sempre il nostro contributo per raggiungere l’obiettivo”.