Rifiuti, obiettivo differenziata all’80% in 6 anni. «Ma serve un impianto per chiudere il ciclo in Trentino»
Approvato il quinto aggiornamento del Piano rifiuti. Oggi 63 mila tonnellate all’anno finiscono nelle discariche che però sono in esaurimento
TRENTO. Oggi in Trentino si producono circa 283.000 tonnellate di rifiuti urbani, delle quali circa 63.000 tonnellate vengono annualmente smaltite in discarica. Con il riempimento definitivo del quarto lotto della discarica di Ischia Podetti a Trento e l’imminente termine dei conferimenti nella discarica nel Comune di Dimaro Folgarida, questi quantitativi di rifiuto dovranno essere esportati fuori Provincia.
La raccolta differenziata media provinciale è passata dal 21,3% del 2002 al 77,9% di fine 2019, con scostamenti anche notevoli tra le performance dei vari territori: l’adozione della raccolta porta-a-porta e della tariffa puntuale ha portato infatti alcuni bacini di raccolta a punte di oltre l’85%, mentre altri segnano il passo.
Venerdì 26 agosto la giunta provinciale ha approvato il Quinto aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, per la parte relativa ai rifiuti urbani, elaborato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente.
Gli scenari chiariscono che pur raggiungendo elevate percentuali di raccolta differenziata e invitando i cittadini a produrre meno rifiuti, si avrà sempre una parte di rifiuto indifferenziato da gestire. Sulla base di questa valutazione, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore all’ambiente Mario Tonina hanno sottolineato che «la comunità trentina, naturalmente con la responsabilità che spetta ai vertici delle istituzioni dell’Autonomia, è chiamata a decidere quale strategia seguire per il prossimo futuro, e così farà la Giunta provinciale, entro il 31 dicembre. Non prima di aver svolto tutti gli approfondimenti e al termine di un percorso di condivisione e approfondimento tecnico e scientifico, con la partecipazione delle realtà del territorio, dei cittadini e degli enti locali, nella piena trasparenza. Con l’obiettivo di arrivare alla scelta migliore, per la massima tutela dell’ambiente e dei cittadini, rivolta alla chiusura del ciclo dei rifiuti nell’ottica della responsabilità del territorio».
Questi gli obiettivi del Piano per i prossimi sei anni:
- riduzione del 2% della produzione attuale pro-capite sia del rifiuto indifferenziato che totale;
- aumento della raccolta differenziata al 78% entro il 2023 e 80% entro il 2028;
- miglioramento della qualità della differenziata ed incentivazione di nuove forme di recupero di materia;
- perseguimento dell’obiettivo di autosufficienza territoriale anche tramite le linee del Programma Nazionale di Gestione dei rifiuti;
- individuazione del sistema impiantistico più idoneo per il territorio provinciale.