Ragazzi trentini e altoatesini in via D’Amelio per ricordare Paolo Borsellino: “Un dovere far conoscere chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia”
I ragazzi presenti per il progetto Estate in Campo, promosso dai due arci delle due province autonome, ma anche dalle province stesse, La Malfa, presidente Arci del Trentino: “La lotta deve essere attuale, il fenomeno mafioso è ancora diffuso”
PALERMO. Venti ragazze e ragazzi trentini ed altoatesini, stanno partecipando a Palermo, oggi, alle celebrazioni per ricordare la strage di via D'Amelio. I giovani hanno visitato anche il memoriale di Capaci e hanno avuto la possibilità di aderire a questa giornata nell'ambito del progetto Estate in campo, promosso da Arci del Trentino e Arciragazzi Bolzano, e sostenuto dalle due Province Autonome all'interno del tavolo regionale per la memoria e la cittadinanza attiva.
"Questi giovani sono nati tutti dopo il 1992. Quello che per noi è memoria, per loro è storia. È un periodo che non hanno vissuto e perciò non possono ricordare - ha detto Andrea La Malfa presidente di Arci del Trentino. Per questo è un nostro dovere raccontare, far conoscere i testimoni di quegli anni, ricordare insieme a loro chi con profondo senso di giustizia e delle istituzioni, ha sacrificato tutto, fino alla propria stessa vita, nella lotta al potere mafioso. Una lotta che è e deve essere ancora attuale perché anche oggi il fenomeno mafioso è diffuso e non smette di esercitare corruzione, intimidazione e minacce, distruggendo le realtà sociali in cui si insinua".