Pista di pattinaggio a Milano? Fontana: «No, meglio farla nuova a Piné»
Il presidente lombardo: «Meglio costruire un nuovo impianto, in Trentino ci sono le condizioni. Sarà unico in Italia»
MILANO. "Noi non siamo restii ad alcuna proposta che venisse fatta" relativa alla possibilità che la pista di pattinaggio di velocità per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, attualmente prevista a Baselga di Pinè, in Trentino, arrivi invece in Lombardia. Tuttavia, non credo avverrà. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, a margine della sottoscrizione del Protocollo d'intesa per il lavoro, la legalità, la sicurezza e la sostenibilità sui temi connessi all'attuazione del Pnrr e del Pnc, al 'Piano Lombardia' e alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Nonostante le perplessità sugli eccessivi costi di realizzazione dell'impianto e sull'eventuale utilizzo successivo, "credo che sia più opportuno realizzarlo" invece che utilizzare una struttura già esistente, come a Torino, o adeguarne una a Milano. "Anche perché - ha spiegato il presidente - esistono le condizioni per farlo in Trentino. Sarebbe "un impianto che resterà e sarà l'unico in Italia con quella particolare caratteristica, però stiamo a sentire e valutiamo. Lavoriamo bene, tutti insieme , c'è la massima condivisione, quindi direi che è un virtuoso esempio di collaborazione istituzionale, anche tra amministrazioni di colore diverso".
A Piné il progetto prevede a Miola una struttura coperta che accoglierà la pista di 400 metro, teatro delle sfide olimpiche della velocità su ghiaccio. Costo 60 milioni di euro.
Un progetto preliminare affidato ad inizio settembre dalla giunta di Baselga, con la consulenza di Trentino Sviluppo Spa, ad un pool di progettisti composto dallo “Studio Zoppini Architetti” di Milano, che aveva già progetto l’Oval per le Olimpiadi di Torino 2006 e che ha ora seguito la progettazione architettonica delle struttura pinetana. Una “struttura leggera”, con elementi in acciaio, pennelli in cemento ed ampie vetrate nel lato rivolto verso Costalta e potrà contenere sino a 5.900 spettatori. Occuperà un’area di 18 mila metri quadrati ed avrà un’altezza massima di 17 m, sarà collegata al palazzetto l’hockey e short-track con un funzionale tunnel.
Il precedente megaprogetto di Fincantieri da 180 milioni, con l’archistar Carlo Ratti, era stato bocciato dal Nucleo di Valutazione.