Una storia in 16 pannelli per la ciclabile in città 

Realizzati in acciaio Corten su progetto dell’architetto Renzo Giovannini Tra piazza Gavazzi in direzione sud e verso i Dosseti all’insegna delle due ruote


di Roberto Gerola


PERGINE. Due storie uguali ma con partenze differenti, raccontate sui pannelli in acciaio Corten e collocati lungo la ciclabile, che tale non è da considerarsi, a sentire chi l’ha progettata e quindi l’architetto Renzo Giovannini: «Perché - dice - si tratta di una strada urbana per la sicurezza delle mamme con la carrozzina, dei bimbi in bici o a piedi, degli anziani, di chi vuole raggiungere un posto partendo da un altro. Un percorso in sicurezza per tutti».

Ma quali storie raccontano questi pannelli in acciaio Corten? «Storie semplici, fatte di quotidianità riprendendo quella tematica relativa a “Pergine, città dei bambini”». Così sui pannelli, che sono sedici (la storia è in otto quadri e viene ripetuta due volte), vengono “intagliate” figure di bimbi e di persone, di animali e di bici. Per esempio, ci sono due adulti seduti su una panchina, una bicicletta, il logo “città dei bambini”, un ragazzino in bici che rincorre una cane, un gatto e un vasi di fiori, due coppie di bimbi che giocano, un adulto in bici e un bimbo pure in bici che lo segue e via dicendo. «Doppia funzione - dice ancora l’architetto Giovannini - in quanto serviranno per delimitare il percorso della “passeggiata” che dicevo, ma anche, dove occorre, a proteggere chi è sulla passeggiata dalle auto parcheggiate a fianco come in piazza Gavazzi».

La storia inizia in piazza Gavazzi e prosegue con otto pannelli in direzione sud, la stessa storia viene ripetuta con inizio dai Dosseti e prosegue verso piazza Gavazzi. La delimitazione con i pannelli in acciaio Corten viene completata dalla posa di altre 14 divisorie di protezione (evitano gli attraversanti selvaggi) fatti a croce e che sono posti un po’ ovunque, come ad esempio in piazza Serra (lato condominio con la farmacia) o in delimitazione del piazzale della “Rotonda”. Una “passeggiata” caratteristica anche dal punto di vista dell’arredo che non mancherà di essere apprezzata proprio per l’originalità dei disegni sui pannelli, tra l’altro indistruttibili e resistenti alle intemperie, tanto da trovare un loro uso sempre più diffuso. A Pergine, il primo esempio è stato realizzato alla rotatoria costruita all’uscita di via Rosmini (dopo il cavalcavia sulla strada statale) con le strade in direzione di Roncogno e Costasavina oltre che per l’uscita-entrata della statale stessa. Al centro dell’aiola sono raffigurati il castello di Pergine e una vela a ricordare i due elementi principali di Pergine. Un’altra opera in Corten troverà realizzazione prossimamente nella rotatoria che sostituirà l’incrocio tra via Regensburger e viale dell’Industria e proporrà personaggi sportivi ricordando la vicinanza del centro “Costa di Vigalzano”. I lavori in viale Venezia sono in fase avanzata, mentre i pannelli sono in lavorazione nello stabilimento Lelli di Pergine.

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