Un pontile per l’attracco lungo la spiaggia di Ischia
La richiesta è dei pescatori della frazione: nella porzione perginese del lago l’unica possibilità per ormeggiare le barche è sul versante opposto al Valcanover
PERGINE. La richiesta dei pescatori di Ischia è precisa ed è scaturita da un’assemblea svoltasi l’altra sera: realizzare un pontile per l’attracco delle barche lungo la spiaggia di Ischia e quindi sul lato opposto del lago rispetto al Valcanover, dove si trova l’unica possibilità di attraccarle. Nel corso dell’assemblea, presenti Giuseppe Bridi (presidente dei Pescatori) con Giuseppe Angeli (segretario), Claudio Angeli (consigliere comunale e presidente di Noi per l’Is-cia) e Annamaria Lazzeri (fiduciaria del sindaco) è stato appunto sottolineato non senza qualche passaggio polemico, dovuto a incresciosi precedenti, l’impossibilità di avere “sotto casa” la barca. Attualmente quei pochi appassionati di pesca, conoscitori, amanti e tutori del lago, e naturalmente i Pescatori Rivieraschi sono costretti a recarsi al Valcanover per lasciare o prendere la barca. Quindi, occorre che lungo la spiaggia di Ischia, poco oltre la Ca’ Rossa, il censita possa avere un luogo autorizzato e quindi in regola per disporre della barca.
Il problema si presenta da tempo e al di là della questione economica di affitto spazio. «Si tratta - è stato detto dagli interessati - di una “logica di spostamenti” anche perché i Pescatori rivieraschi per “esercitare” la loro attività hanno diritti che risalgono al 1800: ci sono stati riconosciuti da Vienna, hanno resistito a due conflitti mondiali, e permangono tuttora, grazie alla tenacia ed alla passione per il lago di noi Pescatori Rivieraschi di Ischia che abbiamo salvaguardato e difeso questo diritto fino ai giorni nostri. Si tratta anche di un diritto di uso civico, dal momento che i censiti di Ischia non godono di legname o di pascolo». Si è parlato anche di “identità” di un paese che del lago si è fatta una componente determinante della propria vita quotidiana e quindi «anche se le esigenze sono cambiate, non avere un attracco - ricovero per le barche è un paradosso. Abbiamo alle spalle una storia di attività sul lago che ora ci viene sostanzialmente negata».
L’idea scaturita dall’assemblea è quella di investire del problema tutta la comunità di Ischia, attraverso un confronto con i cittadini per accogliere pareri e proposte anche per una visione allargata che coinvolga la “Nogarola” (la località si è vista usurpare il nome da “Al Faro” che di storico non ha nulla) e anche la Darsena Dalmeri per trasformarla un museo della pesca, ma anche luogo didattico.