PERGINE . Il Castello di Pergine riapre per una nuova stagione turistica. Lo ha garantito la famiglia Oss, proprietaria. La decisione si attendeva con ansia. Prosegue così l’attività alberghiera infondendo nuovo entusiasmo all’operazione di acquisto da parte del Comitato. Perché acquistare il castello con l’albergo chiuso non rappresenta sicuramente un lato positivo della vicenda. Del resto avevamo scritto proprio ieri in questa pagina, che la proprietà stava ricercando una formula per riaprire la struttura alberghiera. Saranno quindi i coniugi Elisa Bertoldi e Daniele Tomasi a prendere il posto di Verena e Theo. Lei con esperienza nel settore turistico per i molteplici incarichi che ha avuto, lui con l’esperienza come capocuoco proprio dello staff nella cucina del castello, ma anche nipote di Luigi Fontanari, primo gestore del castello, e quindi con una “dose” di affetto per il maniero. «Lo staff è praticamene confermato anche per il 2018», ci ha detto ieri. Per la verità, l’ipotesi di un coinvolgimento della coppia nella gestione del castello era stata paventata ai primi del novembre scorso quando le carte erano state chiuse (era la sera del 2 novembre, in castello) da Ulrich Benz (per la proprietà) e Michele Andreaus (allora presidente del Comitato) che stavano appunto trattando. Ma gli interessati avevano smentito. «L’opportunità - ci hanno detto ieri - è maturata in questi ultimissimi tempi, e avremo un consistente aiuto da parte di Verena in questo primo periodo».

Ieri appunto il comunicato della proprietà giunto con tempismo vista la pubblicazione in questa pagina, proprio ieri, di alcune considerazioni in merito. Dopo aver ricordato l’impossibilità finora di concludere il contratto, la proprietà scrive che «la famiglia Oss ha deciso, quale ultimo impegno a beneficio della città e del territorio di Pergine, di tenere aperto Castel Pergine, a propria cura e spese, per la stagione 2018. I coniugi Elisa Bertoldi e Daniele Tomasi assumeranno a tal fine le funzioni di Verena Neff e Theo Schneider». Si apre il 29 marzo per chiudere il 5 novembre 2018. E ancora: «La famiglia Oss assicura in tal modo il presupposto per negoziare la cessione con il Comitato, al quale i termini e le condizioni essenziali per la vendita sono noti sin dal maggio 2017 o con ogni eventuale diverso interessato. Questo dovrà essere stipulato in forma definitiva notarile entro luglio 2018. La prosecuzione dell’attività aziendale, da parte di un acquirente, resta per la famiglia la soluzione desiderata, ma non è condizione per la vendita. Per raggiungere tale obiettivo sono ora necessarie rapide, realistiche e promettenti iniziative da parte di tutti coloro che sono effettivamente interessati al Castello». Mani avanti quindi, da parte della proprietà, in attesa dell’evolversi della situazione. Con Carmelo Anderle (presidente del Comitato) che si dice «felicissimo» della riapertura: «Ci sono i tempi per discuterne con Provincia, Cassa Rurale e Comune».

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